Il Papa: in Corsica sono stato felice di vedere un popolo che fa bambini
Salvatore Cernuzio – Inviato ad Ajaccio
Nessuna conferenza stampa, come consuetudine di ogni viaggio apostolico, sul volo di ritorno Ajaccio-Roma. Il motivo, i tempi strettissimi del viaggio (meno di 40 minuti). Non era mai accaduto in altre trasferte internazionali del Pontefice, ma non era neanche mai accaduto che un tragitto fosse così breve. Tuttavia il Papa, appena salito sull’aereo, non ha voluto far mancare il suo saluto ai 67 giornalisti che lo hanno accompagnato in queste dieci ore nell’isola del Mediterraneo per condividere pure con loro un pensiero. O meglio, un’osservazione sulla cosa che più l’ha colpito dal viaggio di questa visita Ajaccio: la quantità di bambini, visti durante i diversi incontri, in particolare alla Messa a Place d’Austerlitz, ma anche per strada in braccio o vicino ai genitori.
Una terra con tanti bambini
“Vi ringrazio tanto per il vostro lavoro”, ha esordito il Pontefice. “Vorrei sottolineare una cosa: avete visto la quantità di bambini? Questa è una terra che fa bambini, pensate altri viaggi in cui non si vedevano”. “Sia a Timor Est, sia qui – ha aggiunto il Papa, ricordando una delle tappe del suo lungo pellegrinaggio di settembre nel Sud-Est asiatico e in Oceania - sono stato felice di vedere un popolo che fa bambini. Questo è il futuro”.
“Grazie tante a voi per il lavoro”, ha ripetuto il Papa a cronisti, cameraman e fotografi. “Grazie tante per questo. Al prossimo viaggio!”. “Dove?”, hanno domandato dei giornalisti dai loro posti a sedere. “Non lo so!”, ha risposto il Papa sorridendo.
Festicciola a sorpresa
Il breve tragitto ha permesso comunque di far vivere a Jorge Mario Bergoglio un piccolo momento di festa con il dono di una torta da parte dei membri dell’Aigav, l’associazione di vaticanisti accreditati dai media di ogni continente, che hanno voluto celebrare l’ottantottesimo compleanno del Papa del prossimo 17 dicembre.
Una torta da parte di tutti i giornalisti
La torta, finta (una “fake cake”, ha scherzato qualcuno), è stata realizzata da un laboratorio romano che l’ha offerta gratis per la grande ammirazione verso il Papa argentino: a tre piani, con i colori bianco e giallo della bandiera vaticana, reca la scritta “Auguri Papa Francesco”, sopra una statuina con le sembianze del Pontefice seduto e con il pollice alzato, sotto il biglietto “Tanti auguri!”.
A consegnarla al Papa, in mezzo al coro di “Tanti auguri” intonato dai colleghi francesi, è stata la giornalista messicana Valentina Alazraki, decana dei vaticanisti, storica corrispondente di Televisa Univision e neo eletta presidente di Aigav, con all’attivo 161 viaggi al seguito di un Pontefice. “Tutti i giornalisti le fanno gli auguri”, ha detto Alazraki porgendo il regalo. “È finta così non c’è niente di scaramantico”, ha aggiunto con una battuta, tra le risate dei presenti. Incluso il Papa che ha detto più volte “grazie”, benedicendo con la mano quelli che in questi anni ha sempre definito i suoi “compagni di viaggio”.
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