Il Papa in Corsica, prima volta di un Pontefice sull'isola francese

L'aereo papale è atterrato alle 8.49 ad Ajaccio, nella mattinata il discorso di Francesco al congresso sulla “Religiosità popolare nel Mediterraneo”, nel tardo pomeriggio il rientro a Roma

Vatican News

Un “salto” sul Mediterraneo di 500 km per approdare laddove nessun Papa aveva mai messo piede. È dunque un pezzo di storia che va ad arricchire il mosaico dei viaggi apostolici quello iniziato questa mattina alle 8.06, quando in leggero ritardo sulla tabella di marcia il Papa è decollato dall’aeroporto romano di Fiumicino diretto in Corsica, dov'è atterrato alle 8.49.

I saluti del Papa alla partenza da Fiumicino
I saluti del Papa alla partenza da Fiumicino

Il congresso sulla religiosità popolare

Una visita di nove ore in totale che porterà Francesco ad Ajaccio, la Cité Impériale, capoluogo dell’isola terra natale di Napoleone. Tra gli impegni della giornata il clou sarà la presenza del Papa al congresso sulla “Religiosità popolare nel Mediterraneo” che vedrà la presenza di vescovi di Italia, Francia e Spagna e altri Paesi dell’area. Francesco torna in territorio francese poco più di un anno dopo la visita a Marsiglia per la conclusione dei “Rencontres Méditerranéennes”.

Francesco saluta persone senza fissa dimora a Casa Santa Marta
Francesco saluta persone senza fissa dimora a Casa Santa Marta

Il saluto a un gruppo di senza dimora

Come consuetudine radicata da anni, prima di salire in auto per raggiungere l’aeroporto, Francesco - informa la Sala Stampa vaticana - ha voluto salutare a Casa Santa Marta un gruppo di una decina di persone senza dimora accompagnati dal cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, “donne e uomini – riferisce il messaggio diffuso su Telegram - che la notte trova riparo sotto il colonnato di Piazza San Pietro”.

Gli onori militari all'arrivo di papa Francesco in Corsica
Gli onori militari all'arrivo di papa Francesco in Corsica

I telegrammi

Il viaggio è "per me l’occasione di rinnovare l’invito a considerare il patrimonio religioso-artistico-culturale delle tante civiltà affacciate sul Mare Nostrum, che nonostante le vicende storiche, hanno custodito con cura l’eredità spirituale consegnata dai loro padri nella fede" e insieme un'occasione per riscoprire quei "sani valori che hanno forgiato uomini e donne, affinche’ nel dialogo fecondo tra le religioni, le istituzioni politiche e il mondo del sapere, si promuova il rispetto delle proprie radici, la liberta’ di testimoniare il proprio credo e la responsabilita’ per il futuro". Sono i pensieri che il Papa esprime nel telegramma inviato al presidente italiano Sergio Mattarella, che da parte sua sottolinea che la testimonianza di Francesco "accanto a vescovi provenienti da vari luoghi del Mediterraneo, segnato da conflitti e dal dramma dei naufragi di migranti, sprona tutti a rinnovare atteggiamenti di vita fraterna, di moderazione e di apertura al dialogo".

Aggiornamento 15 dicembre 2024 - ore 9.10

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15 dicembre 2024, 07:55