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Un momento della celebrazione del Natale ortodosso a Skopje, in Macedonia Un momento della celebrazione del Natale ortodosso a Skopje, in Macedonia  (ANSA)

Francesco alle Chiese orientali che celebrano il Natale: prego che ci sia pace

In un messaggio dal suo account X il Papa si dice vicino preghiera a chi “soffre a causa dei conflitti in atto”. Le celebrazioni nelle comunità cattoliche e ortodosse che seguono il calendario giuliano

Giovanni Zavatta - Città del Vaticano

Nel tweet odierno, Papa Francesco – riprendendo le parole usate al termine dell’Angelus dell’Epifania – esprime i suoi “auguri più cordiali alle comunità ecclesiali dell’Oriente che oggi celebrano il Santo Natale” e assicura in modo particolare la sua preghiera “per chi soffre a causa dei conflitti in atto. A tutti Gesù, Principe della Pace, porti pace e serenità”, conclude il Pontefice. L’occasione è la solennità del Natale del Signore che le Chiese ortodosse che seguono il calendario giuliano (in particolare in Russia, Serbia, Georgia, Bielorussia, ma anche in Etiopia, Egitto e a Gerusalemme) festeggiano nella notte fra il 6 e il 7 gennaio, ovvero tredici giorni dopo la maggioranza del mondo cristiano.

A Betlemme, in Cisgiordania, a guidare le celebrazioni è stato il patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, Teofilo III, accolto dalla comunità locale nella piazza della Mangiatoia. Ma è stato comunque un Natale in tono minore a causa della guerra in corso a Gaza tra Israele e Hamas e delle altre tensioni nell’area. In Egitto è stato invece Teodoro II, capo della Chiesa ortodossa copta, ad augurare il buon Natale: “Quando Dio è entrato nel mondo, ha scelto la via dell’infanzia e, attraverso essa, grandi opere avvennero. Allora impariamo che tutte le piccole cose diventano grandi nelle mani di Dio”.

Nel suo messaggio di Natale il patriarca di Serbia, Porfirio, dopo aver ricordato i conflitti in corso (come quello “terribile tra fratelli dello stesso sangue e fede in Ucraina e in Russia”) sottolinea che “la Chiesa non condanna, non divide, non fa differenze, ma ricorda che tutti abbiamo bisogno gli uni degli altri e chiama tutti alla pace e alla comunione d'amore. Non dimentichiamo che una moltitudine di disgrazie, conflitti e guerre iniziano con la disumanizzazione del nostro prossimo, con la cancellazione dell’umanità dell’altro essere umano. È quindi di fondamentale importanza che tutti noi – ha esortato Porfirio – smettiamo di utilizzare un vocabolario in cui l’altro viene prima chiamato straniero, poi avversario, poi nemico e, infine, essere disumano. Ricordiamo le conseguenze fatali di tali azioni nella storia dell'umanità, che purtroppo sono numerose. Ricordiamo il nostro passato e le divisioni dalle quali ancora non riusciamo a riprenderci”. Dal canto suo il patriarca di Mosca, Cirillo, ha detto che “ogni giorno, e ancor più in questa festa, siamo chiamati a pregare con fervore per la pace del mondo intero, per la stabilità delle sante Chiese di Dio, per i malati, per coloro che soffrono, per i carcerati”.

Il Natale informalmente chiamato “ortodosso” è preceduto da una preparazione più rigorosa rispetto a quello cattolico e comprende un periodo di digiuno di quaranta giorni durante il quale i fedeli (a eccezione di bambini, donne in gravidanza, anziani e malati) si devono astenere dal mangiare carne, latticini, talvolta anche olio e vino. Consentito il pesce mercoledì e venerdì, ma il giorno della vigilia la dieta prevede solo il consumo di cibo “socivo” ovvero grano lesso e frutta. In questo periodo inoltre non sono previsti matrimoni poiché vige anche la regola dell’astinenza sessuale.

La Natività è rappresentata soprattutto attraverso le icone sacre (esposte durante le celebrazioni) che hanno un significato profondo nella spiritualità ortodossa. In alcuni paesi, come in Georgia, coloro che sono impossibilitati a recarsi in chiesa accendono una candela alla finestra esprimendo così la disponibilità ad accogliere Gesù nella propria casa e nei loro cuori. Un rituale diventato una tradizione su iniziativa, tanti anni fa, del patriarca Elia II.

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07 gennaio 2025, 15:23