Ruiz: vicini al Papa nella preghiera, con Cristo a bordo non si fa naufragio
Vatican News
Nel marzo di cinque anni fa, in una Piazza San Pietro deserta per la pandemia di Covid-19, Papa Francesco chiamava alla fede e alla speranza un mondo “rinchiuso e impaurito”. “Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza, perché con Lui a bordo non si fa naufragio” era stato il suo invito. “Oggi siamo noi a camminare in questa piazza, con la nostra preghiera, come segno di speranza, pregando per Papa Francesco”. Così il segretario del Dicastero per la Comunicazione, monsignor Lucio Ádrian Ruiz, ha introdotto stasera, 14 marzo, in Piazza San Pietro, il Rosario per il Papa, ricoverato al Policlinico Gemelli dal 14 febbraio scorso.
Il ricordo della Statio Orbis del 27 marzo 2020
L'appuntamento per chiedere la grazia della guarigione del Pontefice, dopo il trasferimento in Aula Paolo VI durante gli esercizi spirituali della Curia Romana conclusi stamattina, è tornato sul sagrato della Basilica Vaticana, anticipato dalle 21 alle 19.30. Ad organizzare l'orazione sono la Segreteria di Stato e la Diocesi di Roma, mentre l’animazione di oggi è stata curata dal Dicastero per la Comunicazione. Il celebrante ha ricordato le parole di Francesco nella Statio Orbis del 27 marzo 2020, in una Piazza San Pietro bagnata dalla pioggia. Allora, da solo, il Pontefice camminava e pregava per tutti noi, che attendevamo “questo segno di speranza”.
“Nella Croce di Cristo siamo stati salvati”
“Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati – disse Papa Francesco - Abbiamo un timone: nella sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore. Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza, perché con Lui a bordo non si fa naufragio”. A Dio, ha concluso il segretario del Dicastero per la Comunicazione, “vada la nostra preghiera, e a te, Padre Santo la nostra vicinanza e l’affetto”.
La meditazione dei Misteri dolorosi
Davanti all’immagine di “Maria Madre della Chiesa” collocata sul sagrato della Basilica vaticana, monsignor Ruiz ha guidato la preghiera mariana alla presenza di cardinali, vescovi, prelati, sacerdoti, religiosi e religiose della Curia romana e della Diocesi di Roma e di numerosi fedeli che si ritrovano per affidare all’intercessione della Vergine il Successore di Pietro. Dopo la meditazione dei Misteri dolorosi, e la recita del Salve Regina, terminate le Litanie lauretane, il segretario del Dicastero per la Comunicazione ha invocato Dio perché, "perseverando nella fede, cresciamo nell’amore e camminiamo insieme fino alla meta della beata speranza". Infine l'assemblea ha intonato l’Oremus pro Pontifice, ed è stata congedata dal celebrante con la stessa benedizione di Papa Francesco nella Statio Orbis.
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