Il Papa, in lieve miglioramento indicatori infettivi. Continua a seguire la vita della Chiesa
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
Continua a registrare lievi miglioramenti su respiro, motricità e voce, Papa Francesco, convalescente a Casa Santa Marta dal 23 marzo scorso, dopo la dimissione dal Policlinico Gemelli. È la Sala Stampa della Santa Sede ad offrire aggiornamenti sulle condizioni del Pontefice del quale in molti sperano in una ‘apparizione’, anche breve, la prossima domenica come due domeniche fa. Su questo punto sempre la Sala Stampa fa sapere che il 6 aprile “l’Angelus potrebbe svolgersi in modalità differente” rispetto alle scorse settimane. Domani ci sarà una comunicazione più dettagliata a riguardo.
I riti della Settimana Santa
Nessuna indicazione, invece, sui riti della Settimana Santa, sia sulla possibile presenza del Papa che sulla eventuale delega alla presidenza delle celebrazioni. Ancora “prematuro parlarne”, afferma la Sala Stampa, spiegando che possibili dettagli giungeranno più a ridosso delle celebrazioni. Si sottolinea, invece, il lieve miglioramento generale anche per gli indicatori infettivi, come emerso dagli esami del sangue che Francesco ha effettuato nei giorni scorsi. L’infezione resta ma “è sotto controllo”: lo avevano già detto i medici Sergio Alfieri e Luigi Carbone nella conferenza del sabato precedente alle dimissioni del Papa dall’ospedale. E oggi la Sala Stampa ribadice che, in generale, il quadro infettivo va lievemente migliorando.
Miglioramenti "graduali e lenti"
Intanto nella sua dimora vaticana il Pontefice, con un umore sempre “buono”, conduce le giornate dividendosi tra la terapia farmacologica, le fisioterapie motoria e respiratoria, queste ultime in particolare che stanno portando ulteriori benefici, anche – come detto – “per l’espressione vocale”. In questa fase i miglioramenti sono “graduali e lenti”, soprattutto per ciò che riguarda l’attività motoria, già limitata prima del ricovero.
Ridotta l'ossigenazione
Papa Francesco, è stato inoltre comunicato, mangia solido normalmente e va progressivamente riducendosi anche la dose di ossigeno a cui è sottoposto quotidianamente. La terapia rimane invariata: nel corso della giornata la somministrazione ordinaria di ossigeno, quella ad alti flussi con le cannule nelle ore notturne “all’occorrenza”. Le apparecchiature restano le stesse, ma la quantità di ossigeno è di intensità minore rispetto a quella precedente.
Il Papa ha seguito la predica di Quaresima e la Messa per i 20 anni della morte di Giovanni Paolo II
Alternata al riposo, il Papa prosegue anche l’attività lavorativa: “Segue l’attività della Curia, gli eventi della Chiesa, riceve documenti da studiare e firmare”. Questa mattina ha seguito in collegamento video la predica di Quaresima di padre Roberto Pasolini in Aula Paolo VI e mercoledì scorso ha seguito pure la Messa nella Basilica vaticana presieduta dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, in occasione del 20.mo anniversario della morte di San Giovanni Paolo II, “con un pensiero al Papa santo”.
Nessuna particolare informazione sulle celebrazioni del Giubileo degli Ammalati e del mondo della Sanità che si terrà in questo fine settimana. È noto che per i 20 mila pellegrini provenienti da 90 Paesi che verranno nella Capitale celebrerà la Messa in Piazza San Pietro monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, che leggerà l’omelia preparata dal Pontefice.
Nessuna visita
Finora Francesco non ha ricevuto visite particolari, accanto a lui continuano ad esserci lo staff medico e sanitario, sia del Gemelli che della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, attivi entrambi 24 ore su 24, e gli efficienti segretari particolari.
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