Omelia alla Messa di Pentecoste
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Papa Francesco celebra nella Basilica di San Pietro la Messa nella solennità di Pentecoste. Con la venuta dello Spirito Santo, afferma, tutto cambia per i discepoli. Lo Spirito Santo è " il dono definitivo, il dono dei doni". Gesù lo chiama il Paraclito, cioè Consolatore e Avvocato. Nei momenti difficili, afferma il Papa, tuti noi cerchiamo consolazioni, ma solo sentirci amati così come siamo dà pace al cuore. "Lo Spirito Santo, l’amore di Dio, fa così". E anche noi, prosegue, siamo chiamati a diventare consolatori. Ma come fare questo? "Non facendo grandi discorsi, ma facendoci prossimi (...). È il tempo per riversare amore sul mondo, senza sposare la mondanità. È il tempo in cui testimoniare la misericordia più che inculcare regole e norme. È il tempo del Paraclito! Tempo della libertà del cuore, nel Paraclito. Il Papa parla poi di tre suggerimenti che lo Spirito dà alla Chiesa di fronte a tre tentazioni tanto diffuse: Abitare il presente, senza nostalgie e timori, mettere Dio al primo posto e non le proprie forze e cercare l'insieme e non la parte e osserva: "E' il nemico che vuole che la diversità si trasformi in opposizione e per questo le fa venire ideologie: dire 'no' alle ideologie; 'sì' all'insieme".