Omelia al Concistoro ordinario pubblico del 27 agosto
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Nella Basilica vaticana la celebrazione del Concistoro ordinario pubblico voluto dal Papa per la creazione di 20 nuovi cardinali di cui 16 elettori. Nell'omelia Francesco parla dello spirito che deve animare la missione dei porporati commentando il breve passo del Vangelo secondo Luca letto poco prima e affiancandoli un altro brano, questa volta di Giovanni, dove si racconta di Gesù che, sulla riva del lago di Galilea, accende un piccolo fuoco per cucinare il pesce, in attesa del ritorno dei suoi discepoli intenti a pescare. In entrambi si parla di fuoco: una fiamma potente e un fuoco di brace, sorgenti da una parte di coraggio apostolico, zelo per la salvezza e magnanimità, dall’altra di mitezza, fedeltà, vicinanza e tenerezza. Questi i tratti, apparentemente in contrasto, che caratterizzano per Papa Francesco la figura e la missione del cardinale. Il Papa parla di “magnanimità umile, potenza mite, universalità attenta ai dettagli” per raccomandare ai neo porporati la cura coraggiosa “delle cose grandi come delle piccole”.