Inaugurazione anno giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano
Adriana Masotti - Città del Vaticano
L’importanza dell’esercizio dell’ascolto per quanti lavorano in ambito giudiziario, la necessità di coniugare giustizia e misericordia, il ricorso all’equità, i criteri per la nomina dei magistrati, le riforme già attuate e quelle ancora in corso per garantire l’uguaglianza di tutti nel sistema processuale e per una trasparenza sempre maggiore della gestione della finanza pubblica. C’è tutto questo nel discorso che Papa Francesco pronuncia, nell'Aula della Benedizione, in occasione dell’inaugurazione del 93º anno giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, alla presenza, tra gli altri del presidente del Tribunale Giuseppe Pignatone e del presidente del Consiglio italiano Mario Draghi.
Ricordando il percorso sinodale intrapreso dalla Chiesa, il Papa afferma che il camminare insieme nell’ambito giudiziario” richiede l’esercizio dell’ascolto onesto e senza pregiudizi di tutte le parti.
La finalità del processo, afferma ancora Francesco, deve essere "l'attuazione di giustizia rispetto alle persone coinvolte e, insieme, riparazione dell'armonia sociale che guarda al futuro e aiuta a ricominciare".