Udienza ai partecipanti alla Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali
Adriana Masotti - Città del Vaticano
E' la realtà della famiglia, intesa come "bene relazionale" al centro della plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, una scelta apprezzata da Francesco che nel suo discorso mette in luce l'importanza del vincolo famigliare, oggi messo spesso in discussione. Il rischio afferma, è vivere il matrimonio in modo privatistico. Così la famiglia perde le sue funzioni sociali. A costituire la famiglia, spiega ancora Francesco, è la condivisione di relazioni di amore fedele, fiducia, cooperazione: "Così intesa - afferma - la famiglia, che è un bene relazionale in sé stessa, diventa anche la fonte di tanti beni e relazioni per la comunità, come ad esempio un buon rapporto con lo Stato e le altre associazioni della società, la solidarietà tra le famiglie, l’accoglienza di chi è in difficoltà, l’attenzione agli ultimi, il contrasto ai processi di impoverimento, e così via".
Il Papa sottolinea quindi la famiglia come luogo di accoglienza. E pensa alle famiglie con malati e disabili, a quelle adottive e affidatarie ricordando che la famiglia è il principale antidoto alle povertà e al problema dell’ inverno demografico. Ma, avverte il Papa, deve essere aiutata. "È necessario che in tutti i Paesi siano promosse politiche sociali, economiche e culturali “amiche della famiglia” - afferma Francesco -. Lo sono, per esempio, le politiche che rendono possibile un’armonizzazione tra famiglia e lavoro; politiche fiscali che riconoscono i carichi famigliari e sostengono le funzioni educative delle famiglie adottando strumenti appropriati di equità fiscale; politiche di accoglienza della vita. Una società 'amica della famiglia' è possibile, conclude il Papa.