Udienza alla diocesi di Alessandria e ai ragazzi di Spoleto-Norcia
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Circa 1500 persone di due diverse diocesi italiane sono state ricevute insieme, stamattina, da Papa Francesco che al termine ha rivolto un invito comune: essere "pietre vive" per edificare la comunità. Occasione della presenza dei fedeli di Alessandria è il 450° anniversario della morte di San Pio V, nato a Bosco Marengo, attuale territorio della diocesi piemontese. "Fu un riformatore della Chiesa, che fece scelte coraggiose, dice di lui Francesco. San Pio V si occupò anche di riformare la Liturgia della Chiesa. "In questi anni - afferma il Papa - si è molto parlato di Liturgia, soprattutto delle sue forme esteriori. Ma l’impegno maggiore va posto affinché la celebrazione eucaristica diventi effettivamente la fonte della vita della comunità". L'invito di Francesco ai fedeli di Alessandria, impegnata nel rinnovamento pastorale, è di crescere sempre più nella comunione fraterna.
Rivolgendosi quindi ai ragazzi della Cresima, Francesco spiega che il sacramento ricevuto conferma il Battesimo fondamento della vita cristiana. Bisogna festeggiarne la data, afferma, e ai ragazzi che provengono da territori danneggiati dal terremoto dice: "Oggi io benedico ognuno di voi perché diventi una pietra viva per costruire la comunità cristiana: pietra viva nella famiglia, pietra viva nella parrocchia, pietra viva nella compagnia di amici, pietra viva nell’ambiente dello sport… e così via. Essere pietre vive (...) per costruire la casa sulla roccia".