L'incontro con bambini e ragazzi della Comunità Papa Giovanni XXIII
Adriana Masotti - Città del Vaticano
“Grazie don Oreste!”. Papa Francesco lo ripete ad alta voce insieme ai bambini e ai ragazzi che incontra in Aula Paolo VI e che rappresentano in questa occasione la Comunità Papa Giovanni XXIII, grazie per aver “dato vita a questa bella realtà”. Una realtà di accoglienza in vere famiglie dove un papà e una mamma si dedicano a tempo pieno a minori e a persone in difficoltà senza discriminazioni e in cui ciascuno ha valore. Francesco afferma: "Non siamo anonimi, non siamo fotocopie, siamo tutti originali! (...) Certo, abbiamo anche i nostri limiti; alcuni di noi purtroppo hanno limiti pesanti da portare. Ma questo non toglie nulla al valore di una persona: ognuno è unico".
Il Papa va all’esperienza che molti dei piccoli presenti hanno in comune, quella della casa famiglia, una realtà di accoglienza fatta da persone a cui Dio ha dato questa vocazione per dare una famiglia a quanti una famiglia non ce l’hanno. "In essa - dice - c’è posto per tutti: minori, persone con disabilità, anziani, italiani o stranieri, e chiunque cerchi un punto fermo da cui ripartire, una famiglia in cui ritrovarsi." Infine il Papa ringrazia i bambini che ogni domenica si incontrano online per recitare il Rosario: “la vostra preghiera per la pace, anche se non sembra, Dio la ascolta, andate avanti!