Incontro con gli artisti nella Cappella Sistina
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Nell’udienza in Cappella Sistina con gli artisti che partecipano all’incontro per il 50° anniversario dell’inaugurazione della Collezione d’Arte Moderna dei Musei Vaticani, il Papa ha detto che li sente alleati per tante cose che gli stanno a cuore, “come la difesa della vita umana, la giustizia sociale, gli ultimi, la cura della casa comune, il sentirci tutti fratelli”.
L’arte e la fede non possono lasciare le cose come stanno: le cambiano, le trasformano, le convertono, le muovono. L’arte non può mai essere un anestetico; dà pace, ma non addormenta le coscienze, le tiene sveglie.
“Come i profeti biblici – ha detto Francesco agli artisti, davanti al Giudizio universale di Michelangelo - ci mettete di fronte a cose che a volte danno fastidio, criticando i falsi miti di oggi, i nuovi idoli, i discorsi banali, i tranelli del consumo, le astuzie del potere”. L’arte, però, deve tornare a frequentare di più la bellezza, ma non quella artificiale. La bellezza vera, per il Pontefice, “è riflesso dell’armonia”.
“Abbiamo bisogno che il principio dell’armonia abiti di più il nostro mondo, e cacci via l’uniformità. Voi artisti potete aiutarci a lasciare spazio allo Spirito.” L’opera dello Spirito, ricorda Papa Francesco, “è creare l’armonia delle differenze, non annientarle, non uniformarle, ma armonizzarle”. E la “bellezza è quell’opera dello Spirito che crea armonia. Fratelli e sorelle, il vostro genio percorra questa via!”.