Discorso ai giovani di Economy of Francesco ad Assisi
Adriana Masotti - Città del Vaticano
La capacità di mettere in discussione l’attuale modello di sviluppo è ciò che attende Papa Francesco dai giovani economisti, imprenditori e imprenditrici convenuti ad Assisi da più di 100 Paesi per il primo incontro in presenza di Economy of Francesco. Un incontro a lungo atteso e che fa sperare che sia possibile “cambiare un sistema enorme e complesso come l’economia mondiale”. Francesco lo dice: “Voi giovani, con l’aiuto di Dio, lo sapete fare, lo potete fare”. Si tratta di uscire dal paradigma economico del ‘900 guidati da “una visione nuova dell’ambiente e della terra”. La situazione attuale, osserva, lo richiede con urgenza. "Voi siete chiamati a diventare artigiani e costruttori della casa comune - afferma - una casa comune che 'sta andando in rovina'. Una nuova economia, ispirata a Francesco d’Assisi, oggi può e deve essere un’economia amica della terra e un’economia di pace".
Francesco avverte che la sostenibilità ambientale è intrecciata a quella sociale, relazionale e spirituale. “Il grido dei poveri e il grido della terra sono lo stesso grido”.
"Mentre cerchiamo di salvare il pianeta - sostiene -, non possiamo trascurare l’uomo e la donna che soffrono. L’inquinamento che uccide non è solo quello dell’anidride carbonica, anche la diseguaglianza inquina mortalmente il nostro pianeta". Papa Francesco ricorda la scelta dei poveri e della povertà del Santo di Assisi. E’a partire dai poveri che occorre guardare l’economia e il mondo, afferma. Creare lavoro e tradurre in opere concrete le idee e i valori sono le altre indicazioni che il Papa lascia ai giovani di Economy of Francesco, prima di concludere con una preghiera per invocare su loro e suoi loro progetti la benedizione del Signore.