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Omelia Santa Marta 24 gennaio 2020

Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano

Nell’omelia della Messa a Casa Santa Marta, Papa Francesco ha messo in guardia contro “il tarlo della gelosia”, che ci porta alla guerra con gli altri, “a giudicare male la gente”, a entrare in concorrenza, in famiglia, in quartiere e sul lavoro: “E’ il seme di una guerra”, un “chiacchiericcio” con noi stessi che uccide l’altro, ma che se ci pensiamo “non ha consistenza”, e finisce in “una bolla di sapone”. Il Papa trae questo grande insegnamento di vita dalla Prima lettura proposta dalla liturgia, dal primo Libro di Samuele, che descrive come si sgonfia la gelosia del re Saul verso Davide.

Stiamo attenti, perché questo è un tarlo che entra nel cuore di tutti noi - di tutti noi! -  e ci porta a giudicare male la gente, perché all’interno c’è una concorrenza: lui ha una cosa che io non ho. E così incomincia la concorrenza. Ci porta a scartare la gente, ci porta ad una guerra; una guerra domestica, una guerra di quartiere, una guerra di posti di lavoro. Ma è proprio all’origine, è il seme di una guerra: l’invidia e la gelosia. (…)

Chiediamo al Signore la grazia di avere un cuore trasparente come quello di Davide. Un cuore trasparente che cerca soltanto la giustizia, cerca la pace. Un cuore amichevole, un cuore che non vuole uccidere nessuno, perché la gelosia e l’invidia uccidono.

24 gennaio 2020