Angelus del 21 agosto 2022
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Una porta stretta ma aperta a tutti, il Papa lo ripete più volte: aperta a tutti. E’ la porta di accesso alla salvezza di cui parla Gesù, rispondendo alla domanda posta dal Vangelo di Luca di questa domenica, se “sono pochi quelli che si salvano”. Quando Gesù dice “Sforzatevi di entrare per la porta stretta”, non intende dire che la salvezza è riservata ai perfetti. Significa, spiega Francesco, che il metro di misura è Lui e il suo Vangelo e afferma: "Si tratta di una porta stretta non perché sia destinata a pochi, no, ma perché essere di Gesù significa seguirlo, impegnare la vita nell’amore, nel servizio e nel dono di sé come ha fatto Lui, che è passato per la porta stretta della croce".
Il Papa prosegue dicendo che seguire Gesù vuol dire “restringere lo spazio dell’egoismo” e vincere la pigrizia per amare gli altri. Poi elenca gesti di amore quotidiani: i genitori verso i figli, chi assiste gli anziani e i poveri, chi soffre a motivo della fede, chi risponde al male con il bene. Sono tante le persone buone, osserva e conclude con una domanda rivolta a tutti: "Fratelli e sorelle, noi da che parte vogliamo stare? Preferiamo la strada facile del pensare solo a noi stessi o scegliamo la porta stretta del Vangelo, che mette in crisi i nostri egoismi ma ci rende capaci di accogliere la vera vita che viene da Dio e ci fa felici? Da che parte stiamo?".