Post Angelus migranti, clima e giovani con anziani, 23 -07-2023
Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano
Nella sedicesima domenica del Tempo Ordinario, dopo la preghiera dell’Angelus, davanti a 20 mila fedeli in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha lanciato un appello ai governi europei e africani, per il soccorso alle migliaia di migranti intrappolati e abbandonati da settimane, “tra indicibili sofferenze” in aree desertiche dell’Africa settentrionale.
Rivolgo il mio appello, in particolare ai capi di Stato e di Governo europei e africani, affinché si presti urgente soccorso e assistenza a questi fratelli e sorelle. Il Mediterraneo non sia mai più teatro di morte e di disumanità. Il Signore illumini le menti e i cuori di tutti, suscitando sentimenti di fraternità, solidarietà, e accoglienza.
Francesco ha ricordato anche che si stanno sperimentando, “qui e in molti Paesi, eventi climatici estremi”: da una parte molte regioni sono interessate “da ondate anomale di caldo e colpite da devastanti incendi”; dall’altra, in tanti luoghi vi sono nubifragi e inondazioni, “come quelle che hanno flagellato nei giorni scorsi la Corea del Sud:
sono vicino a quanti soffrono e a coloro che stanno assistendo le vittime e gli sfollati. E, per favore, rinnovo il mio appello ai responsabili delle Nazioni, perché si faccia qualcosa di più concreto per limitare le emissioni inquinanti: è una sfida urgente e non si può rimandare, riguarda tutti. Proteggiamo la nostra casa comune!
Infine, presentando il nipote e la nonna che si sono affacciati al suo fianco il Papa ha ribadito che oggi, “mentre molti giovani si apprestano a partire per la Giornata Mondiale della Gioventù”, si celebra la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, e invitato a promuovere un’alleanza tra le generazioni, di cui c’è tanto bisogno, perché il futuro si costruisce insieme, nella condivisione di esperienze e nella cura reciproca.