Ep. 8 - Carta d'imbarco – Sud Sudan – 03 febbraio 2023
L’arrivo all'aeroporto internazionale di Giuba e l’incontro con le autorità. È tra questi passi, i primi di un Pontefice in Sud Sudan, che si snoda il racconto della nostra inviata Francesca Sabatinelli nel giovane Paese africano. Un reportage in cui risuonano, tra canti e voci, le parole pronunciate da Papa Francesco nel giardino del Palazzo presidenziale: “È l’ora di dire basta, senza se e senza ma”. “Basta sangue versato, basta conflitti, basta violenze e accuse reciproche su chi le commette, basta lasciare il popolo assetato di pace. Basta distruzione, è l’ora della costruzione! Si getti alle spalle il tempo della guerra e sorga un tempo di pace!”. Parole che si riflettono anche nei volti pronti a vivere un altro atteso incontro: quello di Francesco con gli sfollati interni nella “Freedom Hall” a Giuba. Sguardi, quelli di quanti sono stati costretti a lasciare le loro case, che ci testimoniano come la guerra sia il tempo dell’orrore. Un tempo in cui persone, fratelli e sorelle, vengono uccise con un colpo alla nuca o dilaniati con un machete. Un tempo in cui, in Sud Sudan, i bambini vengono sepolti dai genitori con un lungo filo d’erba legato al polso. Un modo per sentirli tra le braccia semplicemente toccando quel filo. Ma la guerra è anche un tempo in cui, nonostante tutto, irrompe la speranza, l’insopprimibile luce del futuro.
A cura di Benedetta Capelli, Fabio Colagrande e Amedeo Lomonaco