Ep. 13 - Carta d'imbarco - Portogallo - 2 agosto 2023
La prima giornata del 42.mo Viaggio Apostolico di Papa Francesco, che torna in Portogallo sei anni dopo la visita a Fatima, è quella dell'atterraggio a Lisbona, dell'accoglienza ufficiale, dell'incontro con il presidente Marcelo Rebelo de Sousa, e del primo discorso alle autorità e alla società civile nel Centro culturale di Belém. Un'occasione per Francesco per ribadire, dalla città più occidentale d'Europa, il suo sogno per un vecchio continente che si riscopra giovane, per spegnere i focolai di guerra - come quella in Ucraina - e riaccendere la speranza. Ma il racconto del nostro inviato Alessandro Di Bussolo, si apre significativamente con una nota drammatica che dà però il senso della 37.ma Giornata Mondiale della Gioventù, il motivo di questo viaggio internazionale del Pontefice. Una collega di Radio Cope, durante il volo da Roma, ha consegnato a Francesco la lettera di un giovane religioso spagnolo, frà Pablo, morto per una sarcoma lo scorso 15 luglio, quando era appena entrato nell'ordine carmelitano. Pablo non è riuscito a realizzare il sogno di essere a Lisbona per la GMG, ma lascia nelle mani del Papa una straordinaria testimonianza di fede. “So per esperienza che nessuno può spegnere il fuoco interiore che può avere un giovane innamorato di Gesù. Prego il Signore che questo fuoco dell’amore di Dio arda a Lisbona, e come vorrei che i giovani conoscessero Gesù, il mio Amato! Mi ha dato tanto, mi ha consolato tanto, mi ha reso così felice!".
Il nostro inviato segue e intervista poi, per le strade della capitale portoghese, le migliaia di giovani, provenienti da tutto il mondo, che vanno alle catechesi nelle parrocchie cittadine, cercando di capire quanto conta Dio nella vita delle giovani generazioni.
La cronaca del primo giorno di Francesco a Lisbona si chiude con le parole pronunciate dal Papa nella bellissima chiesa del Monastero dos Jerònimos di Belém, dove celebra i Vespri con i vescovi del Portogallo e una rappresentanza del clero locale: "La Chiesa non sia una dogana, per selezionare chi entra e chi no. Tutti, ciascuno con la sua vita sulle spalle, coi suoi peccati, così com’è, davanti a Dio, così com’è davanti alla vita… Tutti, tutti". Tornato in Nunziatura, il Pontefice incontra, per più di un’ora, in un clima di intenso ascolto, un gruppo di 13 persone, vittime di abuso da parte di membri del clero, accompagnate da alcuni rappresentanti delle istituzioni della Chiesa portoghese incaricate della tutela dei minori.
A cura di Benedetta Capelli, Fabio Colagrande e Amedeo Lomonaco