Ep. 25 - Carta d'imbarco - Jakarta - 4 settembre 2024
Sorride spesso Papa Francesco nel secondo giorno della sua permanenza a Jakarta, prima tappa del 45.mo viaggio apostolico che lo porterà anche in Papua Nuova Guinea, Timor Leste e Singapore. Come racconta il nostro inviato Salvatore Cernuzio presentando gli incontri di oggi iniziati nel palazzo presidenziale Istana Merdeka per la cerimonia di benvenuto e la visita di cortesia al presidente indonesiano Joko Widodo. Sulla stampa italiana, sottolinea, si parla di indifferenza della gente nei confronti del Papa ma "il vivere pacifico degli indonesiani si riflette anche nelle loro manifestazioni di affetto: ordine, poche gridate, saluti contenuti in sorrisi larghi". Lo si è visto anche nei bambini che in abiti tradizionali hanno accolto Francesco, all'esterno del palazzo presidenziale, il Papa viene percepito dagli indonesiani più come un leader politico che spiritual, è molto apprezzato per le sue posizioni sulla guerra in Ucraina e Medio Oriente. Nel suo discorso ha fatto riferimento a temi che ha a cuore: il contrasto al fondamentalismo, l'importanza della fraternità, dell'amicizia religiosa e sociale, la denatalità.
A seguire l'incontro con i 200 gesuiti dei 320 presenti nell’arcipelago. "È l’incontro a porte chiuse divenuto tradizione di ogni viaggio, quello in cui il Papa si lascia andare a domande e risposte, a confidenze, a battute". Presso la Cattedrale di Nostra Signora dell’Assunzione, l'abbraccio con vescovi, sacerdoti, seminaristi e catechisti, consacrati e religiosi. "Eccola quell’atmosfera da viaggio papale, quell’euforia da grande evento, quelle scene in cui non sai dove guardare per primo: se ai bambini che suonano una sorta di cetra in legno accennando ad una danza, se alla fila di piccoli in abiti tipici con le bandiere del Vaticano, se alle suore che si stringono tra loro le braccia e si organizzano per chi deve stare avanti a fotografare il Papa". È una atmosfera bella, - nota Salvatore - meno ingessata, assai serena, si sente nell’aria il profumo del pastore con le sue pecore". A fine giornata l’incontro fiume con i bambini e i giovani di Scholas Occurrentes nella vicina casa della Gioventù. Un incontro toccante e profondo capace di lasciare il segno nell'animo di ognuno di loro.