Ep. 26 - Carta d'imbarco - Jakarta - 5 settembre 2024
"Sembravano ordinati e sommessi gli indonesiani, con i loro sorrisi, le loro bandiere, i loro ciao e i benvenuto scanditi in inglese. Chi se l’aspettava quell’euforico lìo, il chiasso buono di cui parla spesso Francesco, dimostrato nel Gelora Bung Karno di Jakarta". Così il nostro inviato Salvatore Cernuzio racconta la Messa conclusiva della tappa in Indonesia alla quale hanno partecipato 100mila persone. Un'omelia incentrata sull'ascolto della Parola di Dio che cambia la vita e che trasforma lo sguardo nei confronti degli altri. A braccio, al termine della celebrazione, Francesco ha ringraziato soprattutto le donne e un'altra donna, sottolinea l'inviato, "vegliava su tutto il GBK stadium, Santa Perawan Maria, la Madonna patrona dell’Indonesia la cui statua troneggiava sul palco coi suoi abiti decorati e la corona in oro. Il Papa si è avvicinato a lei per il Salve Regina finale. Facendo segno al fido aiutante di camera Piergiorgio ha voluto poi avvicinarsi, mettere una mano ai piedi di Maria e restare qualche istante in silenzio".
Stamani uno degli appuntamenti più attesi: la visita del Papa alla moschea Istiqlal, il più grande edificio di culto islamico del Sud est asiatico. Con il grande imam Papa Bergoglio ha visitato il tunnel dell’amicizia, un corridoio sotterraneo costruito nel 2019 e non ancora inaugurato che lo collega alla Cattedrale dell’Assunzione "un simbolo di quella fraternità che il Papa ha chiesto sia la cifra del vivere e del vivere la religione degli indonesiani". Forte l'appello a non cedere "al fascino dell'integralismo e della violenza, che tutti siano invece affascinati dal sogno di una società e di un’umanità libera, fraterna e pacifica!".
A commuovere l'intervento di "una ragazza, giovanissima, non vedente che ha intonato un breve passo del Corano con una voce di una purezza indescrivibile". "Mi hanno colpito - conclude Salvatore Cernuzio - i gesti del grande imam verso il Papa: una carezza sul capo, le braccia protese per aiutarlo a sedersi sulla sedia a rotelle. E Francesco che, dopo la foto di gruppo, gli ha baciato una mano. Sono quei fotogrammi che fanno da tassello al grande mosaico di ogni viaggio. Domani se ne aggiungono altri: alle 9.45 si parte per Port Moresby, in Papua Nuova Guinea. Sei ore di volo con 3 in più di fuso orario".