Ep. 24 - Carta d'imbarco - Jakarta - 3 settembre 2024
"C'è il grattacielo e sotto una casupola di legno con i panni stesi sul fiume Ciliwung, dove vengono scaricati rifiuti e detriti. C’è il minareto e a pochi metri la cattedrale, il coro dei ministranti e il canto del muezzin agli altoparlanti". Si presenta così Jakarta agli occhi del nostro inviato Salvatore Cernuzio, appena giunto nella capitale indonesiana per seguire la prima tappa del 45.mo viaggio apostolico di Papa Francesco che porterà il Pontefice in quattro diversi paesi tra l'Asia e l'Oceania. "Tra le vie della città - spiega ancora Salvatore - si coglie la fusione di diverse influenze culturali, stilistiche, tecniche dei tanti passati per questa terra: invasori, colonizzatori, missionari, commercianti. Ognuno ha contribuito a costruire quell’identità indonesiana basata sulla pancasila e sui cinque principi di rispetto di lingue, culture, religioni fondanti la stessa costituzione".
"Qui in Indonesia - racconta ancora - si vive di pace, si lavora sulla fratellanza, si costruiscono tunnel per collegare la moschea e la cattedrale e non per smaltire il traffico ma per dare un segno forte di collaborazione e fraternità. In questo contesto arriva il Papa col suo messaggio di pace, di unità tra le religioni in un mondo ferito, con la sua stanchezza data da 13 ore di viaggio ma con l’emozione di star facendo qualcosa di nuovo e di straordinario. Un viaggio che era un sogno pensato già nel 2020 prima che la pandemia frenasse progetti presenti e futuri. Ora lo ha recuperato e ci ha aggiunto altre 3 tappe: Papua Nuova Guinea, Timor Est, Singapore. 12 giorni, 33 mila km, il viaggio più lungo del pontificato, come ha detto lui stesso agli 80 giornalisti di tutto il mondo che lo hanno accompagnato in aereo".
"Sorrideva oggi il Papa nella macchina bianca mentre attraversava i marciapiedi sovrastati da grattacieli o edifici dall’architettura giavanese e i bambini in t-shirt gridavano Selamat datang, benvenuto". Proprio i bambini, quelli orfani raccolti dalle suore domenicane per le periferie urbane o nei villaggi poveri sono stati l’unico incontro, a tu per tu, di questa prima giornata indonesiana dedicata al riposo dopo il lungo viaggio. Erano in cerchio nel salone della Nunziatura apostolica con altri 'poveri', anziani, rifugiati. È con questa gente, incarnazione della cultura dello scarto da sempre denunciata, che è iniziato il 45.mo viaggio apostolico".