"MIO Live 2019", incontro sulla radiologia interventistica oncologica

Il 28 e 29 gennaio, presso l'Aula Brasca, dell'Università Cattolica Sacro Cuore a Roma, avrà luogo la 4a Edizione di "Mio Live 2019", di cui ci parla il dottor Roberto Iezzi, radiologo interventista dell'Istituto di radiologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli. "La radiologia interventistica è una branca ultraspecialistica della radiologia. E' caratterizzata da un trattamento preciso ed efficace, similare a quello chirurgico, ma meno invasivo non richiedendo né tagli né esposizione dei tessuti. Il radiologo interventista è una figura relativamente nuova nel panorama medico, perché è un medico chirurgo radiologo e, quindi, con una conoscenza delle metodiche di imaging, conoscenza che viene utilizzata sia per giungere ad una diagnosi sia per guidare gli eventuali trattamenti, negli ultimi anni  - prosegue il dottor Iezzi - sempre più mirata al trattamento di patologie oncologiche. "Mio Live" è un congresso di interventistica oncologica con un target mediterraneo. Ci saranno personalità di spicco del panorama internazionale, di tutto il mediterraneo. Un altro aspetto importante è la multidisciplinarietà perché non è un congresso mirato, dedicato ai radiologi interventisti, ma, seguendo quello che è la nostra idea, la nostra mission, di condivisione delle indicazioni delle procedure per poter giungere veramente ad una medicina personalizzata che non sia soltanto nelle parole, ma anche nei fatti. E' aperta a chirurghi, radioterapisti, oncologi, epatologi, gastroenterologi. Un appuntamento fisso dove le persone - conclude il radiologo interventista - vengono per condividere idee, nuove possibilità terapeutiche per i nostri pazienti".

Dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù arrivano i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica "Antioxidant and Redox Signaling", secondo la quale una sostanza contenuta nell'olio, l'idrossitirosolo, migliorerebbe lo stress ossidativo, l'insulino resistenza e la steatosi epatica nei bambini obesi e affetti  da fegato grasso. Il professor Valerio Nobili, responsabile di epatologia, gastroenterologia e nutrizione dell'Ospedale Pediatrico romano, spiega come si è arrivati a questa scoperta e come il bambino possa assumere questa sostanza contenuta nell'olio senza subirne gli effetti calorici.