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21 marzo, Giornata Mondiale Persone Down – 24 marzo, Giornata Mondiale della TBC

Torna l’appuntamento annuale con la Giornata mondiale sulla sindrome di Down, un’occasione per far conoscere questa condizione e per promuovere l’integrazione nella società delle persone che la vivono. Sulla rivista “Experimental Gerontology” sono stati pubblicati i risultati della ricerca condotta da medici e ricercatori del Policlinico Gemelli e dell’Università Cattolica. La muscolatura delle persone con trisomia 21 invecchia più velocemente. Significa che si può agire con approcci preventivi, sia per quel che riguarda l’attività fisica che la nutrizione, come ricorda il dottor Emanuele Marzetti, dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino gemelli. “Il concetto che le persone con trisomia 21 abbiano una lassità nei tessuti molli, compreso il tessuto muscolare-scheletrico, era già noto da tempo, dai tempi della descrizione della sindrome. Quello che noi abbiamo scoperto è che i valori di massa muscolare, di forza muscolare in soggetti giovani, in età media di 38 anni, è paragonabile a quella di soggetti anziani. Adesso che sappiamo che le persone con sindrome di Down – spiega il dottor Marzetti – sviluppano questa sindrome, che noi tecnicamente chiamiamo sarcopenia, in età precoce, dobbiamo assolutamente mettere in campo delle possibili strategie di intervento che sono l’esercizio fisico insieme ad un percorso nutrizionale personalizzato. Perché sappiamo che l’apporto proteico superiore alle dosi raccomandate aiuta a mantenere e migliorare la performance”.

 

E domenica 24 marzo è la Giornata Mondiale della Tubercolosi, malattia di cui ci riferisce il professor Roberto Cauda, ordinario di Malattie Infettive della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli. “Dall’anno 2000 ci sono stati sicuramente dei miglioramenti perché gli sforzi che sono stati messi in atto con il nuovo millennio hanno sicuramente salvato, prevenuto la morte di milioni di persone. Si calcola - ricorda l’infettivologo - che il tasso di mortalità si è ridotto del 40%. Ma, ancora oggi, ogni giorno, 4500 persone, si stima, muoiano e circa 30.000 si ammalano di questa malattia. Questo vuol dire che è ancora tra di noi, purtroppo, soprattutto in alcune aree geografiche. Venti Paesi hanno l’80% dei casi di TBC”.

 

 

Martedì 19 marzo, sono iniziate le celebrazioni per i 150 anni dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, con lo slogan “Il futuro è una storia di bambini”. Nato nel 1924, oggi è uno dei poli pediatrici più importanti d’Europa, un punto di riferimento per la salute di bambini e ragazzi provenienti da tutta Italia e dall’estero. All’evento, svoltosi presso la sede di San Paolo, c’era per noi Alessandro Guarasci che ha incontrato Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesù e il dottor Andrea Campana, responsabile pediatria multispecialistica della sede di Palidoro

 

(Eliana Astorri – Alessandro Guarasci)

21 marzo 2019