Musica per l'endometriosi al Gemelli - Nuovo macchinario al Bambino Gesù per lo studio di forme di epilessia
Come ogni anno, “Natale al Gemelli” è il momento di condivisione che riunisce pazienti, medici, operatori sanitari del Policlinico e chiunque lo desideri, al fine di trascorrere delle ore in allegria per festeggiare il Santo Natale. Una giornata che vede la partecipazione di personaggi dello sport e dello spettacolo. Nell’ambito della manifestazione si inserisce il Concerto di Natale “Una nota per l’endometriosi”, organizzato dal professor Fiorenzo De Cicco Nardone, del Centro Endometriosi, Dipartimento Scienze della Salute della donna, del bambino e della Sanità Pubblica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Un programma di musica con colonne sonore di grandi film eseguite da artisti che partecipano all’evento che ha lo scopo di divulgare la conoscenza di questa patologia che, in Italia, colpisce 3 milioni di donne con pesanti ricadute sulla qualità di vita e sulla loro vita riproduttiva. “Oggi, attraverso la musica – dice il professore De Cicco Nardone – cercheremo di dare un messaggio dedicato alle giovani donne affette da endometriosi, ma in particolare alle cento e più ragazze provenienti dalle classi degli ultimi anni delle scuole superiori di Roma che partecipano a questo evento. Il concerto di Natale, attraverso la musica, rappresenta un momento particolare, che nella hall del Policlinico avviene spesso, per vivere insieme, per condividere l’attenzione che abbiamo per la qualità della vita delle donne e delle pazienti che sono ricoverate.
Al Bambino Gesù la presenza di un nuovo macchinario che consente di studiare i tessuti cerebrali umani in caso di epilessia. La tecnologia avanguardistica è stata messa a punto dall’Ospedale pediatrico della Santa Sede e EBRI (European Brain Research Institute) e permetterà la sopravvivenza dei tessuti interessati fino ad 8 settimane, dando la possibilità agli specialisti di capire le cause di alcuni tipi di epilessia. I dettagli nell’intervista al professor Federico Vigevano, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Pediatrico, e al professor Enrico Cherubini, direttore scientifico di EBRI