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Wuhan, coronavirus - Giornata Mondiale della malattia di Hansen - Raddoppiata la donazione di latte materno

E’ stata accertata la trasmissione da uomo a uomo del coronavirus, partito dalla città cinese di Wuhan, dal mercato del pesce e animali vivi. Fra questi anche i serpenti, accertati quali veicolo del virus 2019-nCoV . I casi, sia di decessi che di contagio, stanno aumentando in Cina, dove preoccupa la concomitanza con il capodanno cinese che ogni anno mobilita milioni di persone. A Pechino e Macao sono state cancellate le celebrazioni per l'evento. Intanto negli aeroporti italiani si registra un moderato stato di allerta. “La malattia – dice il professor Roberto Cauda, ordinario di Malattie Infettive della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli - che inizialmente si pensava fosse trasmessa dall’animale all’uomo, si è visto che si può anche trasmettere da uomo a uomo. E questo pone delle problematiche epidemiologiche più complesse. Fino ad oggi, io credo che la maggior parte dei casi, che sono qualche centinaio anche se alcune università importanti come l’Imperial College, sulla base di modelli matematici hanno ipotizzato che siano qualche migliaio, sono probabilmente nella stragrande maggioranza dovuti ad una trasmissione animale-uomo. Non esiste una terapia specifica – prosegue l’infettivologo – né un vaccino. Un elemento, a mio giudizio, che consente di vedere a questa epidemia – perché si tratta di un’epidemia a tutti gli effetti – con moderato ottimismo è che dai primi casi osservati dal 31 dicembre ad oggi, a distanza di meno di un mese, si è definita la natura virale, si è definita la modalità di trasmissione e, soprattutto, nell’area della Cina si sono messe in atto quelle misure di isolamento compresa la quarantena che hanno funzionato benissimo per la Sars”.

Domenica 26 gennaio ricorre la 67a Giornata Mondiale della Malattia di Hansen, occasione per ricordare le persone che ancora oggi ne sono affette al mondo. Abbiamo chiesto ancora un commento al professor Roberto Cauda: “E’ una malattia che oggi è perfettamente diagnosticabile, curabile e guaribile. Per questo motivo non bisogna avere nessun tipo di preclusione nei confronti né della malattia, né soprattutto dei malati e ricordarci che, se da noi la malattia è scomparsa, ci sono vaste aree del mondo dove è ancora presente e necessita della nostra solidarietà perché tutti i pazienti che ne sono affetti possano avere un libero accesso alle cure”.

Dal Bambino Gesù, la bella notizia che nel 2019 sono raddoppiate le donazioni di latte materno, come ci racconta il dottor Guglielmo Salvatori, responsabile di Educazione nutrizionale neonatale e Banca del Latte Umano Donato dell’Ospedale pediatrico della Santa Sede. Per informazioni sulla donazione del latte materno si può scrivere a: bancadellatte@opbg.net

 

23 gennaio 2020