Trapiantati di rene, come curarli in caso di tumore - Giornata Mondiale contro il cancro, 4 febbraio - Allergie in età pediatrica. Come prevenirle
Giovedì 30 e venerdì 31 gennaio presso il Policlinico Gemelli di Roma, le due giornate dedicate alla gestione dei pazienti trapiantati di rene con malattia tumorale. Si tratta della Prima Conferenza Internazionale di Consenso. Cosa fare con il paziente che ha subìto un trapianto di rene se, con il tempo, insorge un tumore? Abbiamo parlato con il professor Jacopo Romagnoli, coordinatore scientifico della Conferenza, chirurgo dell’Unità Operativa Complessa Trapianti di Rene della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli. “La sopravvivenza dei trapiantati di rene – riferisce il chirurgo - si è prolungata tantissimo negli ultimi anni. I risultati sono in continuo progresso. Questo ha fatto sì che, come naturalmente avviene anche nella popolazione generale, anche i trapiantati di rene possano ammalarsi di tumore. Quando questo succede nasce una grande difficoltà che è quella di decidere come trattarli, con quali farmaci, ma soprattutto, che cosa fare con la terapia immunosoppressiva, perché per poter tollerare il trapianto, il paziente deve essere sottoposto ad un trattamento farmacologico che inibisce la sua capacità di rigettare questo rene. E quando un paziente sviluppa un tumore – prosegue il professore Romagnoli - noi vorremmo restituirgli le sue difese immunitarie per poter combattere il tumore, ma sappiamo che, se facciamo questo, andiamo incontro ad un rischio di rigetto. Quindi, è una situazione questa nella quale prendere la decisione giusta è molto difficile, anche perché la letteratura scientifica ancora non ci aiuta molto”
Martedì ricorre la Giornata Mondiale contro il cancro. Con l’esortazione “I am and I will” (Io sono ed io farò), insieme alla sensibilizzazione e la conoscenza di questa patologia, si vuole promuovere la cultura dell’aiuto individuale che ciascun essere umano può dare al malato oncologico, anche con piccoli gesti quotidiani. Sostegno e solidarietà sono fondamentali durante il percorso delle terapie per affrontare in modo migliore questo periodo di sofferenza e infondere ogni energia per tornare alla vita di tutti i giorni. Un commento sul “World Cancer Day” del professore Giampaolo Tortora, Ordinario di Oncologia Medica dell’Università Cattolica e direttore dell’Oncologia Medica e del Cancer Center della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, che dice: “In questi ultimi anni si sono sempre più consolidate iniziative individuali e , ancora di più, organizzate e strutturate, da parte di malati, ex malati o persone che sono state vicine e sono ancora vicine a questa malattia. Alla base di tutto – prosegue l’oncologo – c’è la corretta conoscenza che significa sapere che esistono delle possibilità di cura, saperlo da parte di professionisti che svolgono questo tipo di lavoro, che fanno gli oncologi o che, comunque, svolgano l’attività con pazienti oncologici in tutte le discipline, e saperlo da chi ha già vissuto l’esperienza”
Nel nuovo numero di “A scuola di salute”, il magazine digitale dell’Istituto per la Salute del Bambino Gesù, i consigli dello specialista su come prevenire le varie forme di allergia. Primo elemento che tutela e protegge il neonato è il latte materno, come ricorda il professor Alessandro Fiocchi, responsabile di allergologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
(Eliana Astorri)