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L'omicidio di Willy Duarte, frutto di una cultura malata

Il brutale omicidio di Willy Monteiro Duarte avvenuto a Colleferro grida vendetta contro la cultura malata in cui è maturato, una cultura per la quale senza giri di parole il vescovo di Velletri-Segni, monsignor Apicella, indica una corresponsabilità sociale, educativa ed istituzionale. Il culto della violenza, dell'esibizione della forza, di suprematismo, di disprezzo della vita non genera dal nulla, ma è qualcosa di endemico e che richiede un ripensamento profondo della società e dei valori di riferimento. Falsi miti, alimentati dall'irresponsabilità di parole pronunciate di chi occupa posizioni pubbliche, la normalizzazione di comportamenti più che illeciti, il senso di abbandono ed impotenza di chi si spende quotidianamente per conquistare centimetri di legalità e giustizia sociale; questi sono gli ingredienti che avvelenano troppi settori della società italiana, tanto a Colleferro e Alatri  quanto in altre parti del Paese. La morte di questo ragazzo di 21 anni chiama in causa ciascuno e tutti.

Ospiti della trasmissione: 

Suor Debora Aglietti, responsabile pastorale giovani della diocesi di Velletri-Segni

Riccardo De Facci, presidente nazionale del CNCA

Mino Massimei, Circolo Arci Montefortino

Francesca Chiavacci, Presidente Arci Nazionale

Intervista a mons. Vincenzo Apicella, vescovo della diocesi di Velletri-Segni di Michele Raviart

Conduce: Stefano Leszczynski

 

08 settembre 2020