Caregiver e riconoscimento del lavoro di cura: il grido d'aiuto delle famiglie italiane - seconda parte
Sono circa 7 milioni e mezzo le persone che in Italia assistono in modo permanente i propri familiari in casa, figli di genitori anziani, ma anche padri e madri di figli o altri familiari con disabilità. Un lavoro, perché di questo si tratta anche se condito da amore e dedizione speciali, che ancora attendete un riconoscimento ufficiale pieno della legislazione italiana. Attività di valore inestimabile se si pensa al carico pratico, economico, ma soprattutto psicologico usurante che grava sui cosiddetti caregiver, datori di cure appunto. Con l’invecchiamento velocissimo della popolazione, il carico di assistenza sulle famiglie è sempre più vasto e sempre più presente su tutti i tipi di patologie, in primis quelle che vedono il deterioramento cognitivo, come l’Alzheimer. La carenza di servizi pubblici di sostegno, di orientamento e informazioni, ma anche il vuoto di diagnosi precoce su alcune patologie conduce i congiunti a farsi carico di enormi responsabilità, spesso dovendo imparare dal quotidiano a proprie spese, pratiche ed emotive, come affrontare ogni singolo giorno. Dovendo rinunciare, e questo accade maggiormente per le donne, altro nodo debole della questione, al lavoro per dedicarsi completamente al malato. Il 6 ottobre è nata la prima giornata europea per i diritti dei caregiver, proclamata da Eurocarers per ribadire la necessità improcrastinabile di riconoscere queste figure e dare loro adeguato supporto. Intanto, la Regione Emilia-Romagna, prima regione a fare una legge di riconoscimento di queste figure, lancia nuovi strumenti per supportare chi si prende cura del proprio caro, con un investimento di 7 milioni di euro, mentre in Lombardia una rete di associazioni, fra cui le Acli e la Cisl pensionati, promuove la campagna #Iosonocaregiver per incentivare una legge nazionale.
Con noi:
Giuseppe Imbrogno – Referente progettazione sociale per ACLI Lombardia e coordinatore della campagna #Isonocaregiver
Alessandra Corradi - Presidente associazione Genitori Tosti In tutti i posti
Conduce: Paola Simonetti