La nuova geopolitica dell'energia mette a rischio la pace tra Armenia e Azerbaijan.
Regge il cessate-il-fuoco tra Armenia e Azerbaijan dopo i pesanti bombardamenti lanciati dall'esercito di Baku contro estese zone di confine armene. Un'aggressione apparentemente incomprensibile e inattesa quella denunciata anche dal segretario generale dell'ONU Guterres, tanto più che i negoziati di pace tra i due paesi asiatici sembravano avviarsi verso una conclusione dopo il conflitto del 2020 per il controllo del Nagorno-Karabach. Per molti analisti la fiammata di violenza dei giorni scorsi sarebbe legata da un lato ai mutamenti geopolitici in corso provocati dai nuovi equilibri energetici, dalla debolezza della Russia (garante dell'Armenia nella regione) disperatamente impegnata sul fronte Ucraino, nonché dall'approssimarsi di nuovi importanti appuntamenti diplomatici per negoziare una futura pace tra Armenia e Azebaijan.
Ospiti della trasmissione:
Aldo Ferrari - docente presso l'Università Ca'Foscari e responsabile delle ricerche su Caucaso, Russia e Asia centrale per l'ISPI
Antonio Stango - analista internazionale e presidente della Federazione Italiana per i Diritti Umani - Comitato Helsinki
Conduce: Stefano Leszczynski