I terreni abbandonati, nuova frontiera per l'agricoltura che include
L’agricoltura può tornare a dare lavoro, soprattutto ora che si avvicina una nuova crisi economica? E come utilizzare i terreni abbandonati che sono presenti soprattutto al Sud?
In Italia ci sono 3,5 milioni di ettari di terreni inattivi, che potrebbero essere riconvertiti a pascoli o coltivazioni ma che giacciono abbandonati. Un problema, in un paese dove l’agricoltura è un settore trainante dell’economia e che potrebbe dunque avere a disposizione molti più terreni di quanti già ne abbia, con tutte le conseguenze positive in termini di crescita.
Per questo motivo, a livello istituzionale si sta cercando di ridare una vita a questi campi, favorendo un ritorno alla terra soprattutto dei più giovani. E in questi ambito si inserisce l’ultimo bando della Fondazione con il Sud. L’obiettivo è valorizzare le terre abbandonate o incolte di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, mettendo a disposizione delle organizzazioni del terzo settore 2 milioni di euro (un massimo di 400 mila euro per progetto).
Manifestazione a maggio scorso a Limbadi, in provincia di Vibo Valentia in ricordo di Maria Chindamo, l’imprenditrice scomparsa nel nulla il 6 maggio 2016 tra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Secondo quanto ha riferito un confidente alla Dda di Catanzaro, Maria sarebbe stata uccisa per essersi opposta alla cessione di un terreno a Salvatore Ascone, proprio l’uomo indagato per l’omicidio dell’imprenditrice. L’annuncio di qualche giorno fa è che l’azienda di Maria e quella del fratello Vincenzo Chindamo entreranno a far parte della cooperativa Goel di Gioiosa Ionica, che da anni si oppone all’ndrangheta
Con noi a Radio Vaticana
Il presidente della Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo
Il responsabile della comunicazione di Divergo Gianluca Marasco
Vincenzo Chindamo
Il presidente di Etnos Fabio Ruvolo
In studio Alessandro Guarasci