Meeting di Rimini: il caso Siria - 22.08.2023
Quasi vent’anni fa alcune monache dell’abbazia di Valserena, sostenute dall’Abate generale dell’Ordine, danno vita ad un monastero che raccoglie l’eredità dei monaci di Tibhirine. Approdano così in Siria, una terra percorsa da Pietro e Paolo, dove nei primi secoli dell’età cristiana era nata l’esperienza monastica, una regione che all’alba del Terzo Millennio era esempio di pacifica convivenza fra genti e religioni diverse. Le suore si insediano ad Azer, provincia di Homs, sede di vicende drammatiche, non lontano dal confine con il nord del Libano, in una zona abitata da sciiti e sunniti, con l’eccezione di due piccoli villaggi cristiani. Nel marzo 2011, lo scoppio della guerra ha provocato devastazioni enormi, massacri senza fine e l’esodo di milioni di persone. Da marzo 2020 è giunta l’epidemia di Covid-19; poi nel settembre 2022 un’epidemia di colera; infine, nel febbraio 2023, il terremoto. In questo lungo e drammatico periodo le monache non sono mai venute meno al loro impegno di presenza orante e gratuita, continuando ad essere testimoni credibili e segno di speranza per tutti.
con noi:
suor Marta Luisa Fagnani, trappista delle suore di Val Serena in Siria;
Alessandra Stoppa, direttore del mensile di CL 'Tracce';
conduce: Luca Collodi