Il Mondo alla Radio 07.06.2024
Ultime battute di campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento europee. Ma che cosa è in gioco? E perché è importante andare a votare? L’Europa riuscirà a tutelare le minoranze? Ed ancora, parleremo di gioco d’azzardo
Da oggi si è cominciato a votare per l’assemblea di Bruxelles. Sono circa 373 milioni gli europei chiamati al voto in tutti i 27 i Paesi. Germania (65,1 milioni), Francia (50,7 milioni) e Italia (47,3 milioni) i Paesi con il maggior numero di aventi diritto. Malta (0,4 milioni), Lussemburgo (0,5 milioni), Cipro (0,7 milioni) ed Estonia (0,9 milioni), gli Stati invece con il minor numero di votanti attesi. Si è già votato in Olanda. I primi scrutini danno in vantaggio la coalizione Laburisti-Verdi guidata da Frans Timmermans sull'estrema destra di Geert Wilders alle Europee. Ha votato il 37% degli aventi diritto contro i 34% del 2019. “Il Paese ha bisogno di persone credibili per storia e valori vissuti, impegnate a cercare ciò che unisce, e a disegnare i tratti di un futuro migliore, che include tutti e che può essere compreso e costruito con la partecipazione di tutti”.
Parliamo di minoranze, perché In Europa si contano più di 350 minoranze linguistiche, etniche o nazionali che rappresentano il 15 % di una popolazione di circa 770 milioni di persone. Dei più di 500 milioni di abitanti dell’Unione europea, circa il 10% parla una lingua regionale o minoritaria. Nell’intera Ue vivono una cifra stimata fra 1 10 e i 12 milioni di rom. Molti di loro sono fuggiti dai Paesi dell’Est per motivi di discriminazione e di povertà, ma fino a oggi nonostante i numerosi investimenti della comunità europea (243 miliardi di euro dal 2014 al 2020), i tentativi di integrazione e di sostegno sono falliti. Ma come affrontato i singoli stati la gestione di questo fenomeno?
Cresce il gioco d’azzardo in Italia. Nel 2023 la somma di denaro raccolta dal settore del gioco d’azzardo ha raggiunto un nuovo record, salendo a 147,7 miliardi di euro. Nel 2022 era di 136 miliardi di euro. Un dato dietro il quale si nascondono le tante storie di sofferenza dei giocatori problematici o con vera e propria dipendenza e delle loro famiglie. Dalla campagna Mettiamoci in gioco e dalla Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II un appello alle forze politiche per arginate ludopatie. Allora avete sentiti le voci di chi affetto da ludopatia, ma che al coltempo sta facendo di tutto per uscire da questi viziop. Pensate che nel 2022, lo studio IPSAD realizzato dal CNR-IFC aveva stimato in circa 20 milioni (43%) gli Italiani tra i 18 e gli 84 anni che hanno giocato d’azzardo almeno una volta nel corso dell’anno e in 800mila gli italiani della stessa fascia d’età che presentavano un profilo di gioco a rischio da moderato a severo
Ospiti:
Sebastiano Nerozzi, segretario del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici in Italia (2.30)
L’economista Leonardo Becchetti (7.45)
Carlo Stasolla, presidente dell’associazione 21 luglio (14.15)
Tiziana Barucci, Associazione Stampa Romana (19.30)
don Armando Zappolini, portavoce della Campagna Mettiamoci in Gioco (33.00)
Filippo Torrigiani, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia (39.35)
Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori Modena (44.40)
Guglielmo Masci, cooperativa di Roma Magliana 80 (48.00)
In studio
Alessandro Guarasci
In regia
Gustavo Messina