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Il Mondo alla Radio 30.12.2024

Disastri naturali in aumento nel mondo, e salgono i danni per l’ambiente e per il mondo. E poi parleremo di cosa è previsto dal punto di vista delle tasse e delle categorie più deboli nella legge di bilancio.

I dieci eventi estremi influenzati dalla  crisi climatica più costosi a livello finanziario hanno avuto un impatto di oltre 4 miliardi di dollari ciascuno. La maggior parte di queste stime si basa esclusivamente sulle perdite assicurate, il che significa che i costi finanziari reali sono probabilmente ancora più  elevati, mentre i costi umani spesso non vengono contabilizzati. E' quanto emerge da un nuovo rapporto di Christian Aid, 'Counting the cost 2024: a year of climate breakdown' che identifica i dieci disastri climatici più costosi dell'anno. Il rapporto individua anche dieci eventi meteorologici estremi che non hanno accumulato perdite assicurative sufficientemente grandi da rientrare nei primi dieci, ma che sono stati altrettanto devastanti e  spesso hanno colpito milioni di persone. Per Davide Faranda, Direttore della Ricerca in Fisica del Clima presso l'Istituto Pierre Simon Laplace in Francia, il passaggio alle rinnovabili è troppo lento

E ora la legge di bilancio approvata dal Parlamento. Tra le novità più significative c’è il taglio al cuneo fiscale, una misura pensata per aumentare il netto in busta paga 2025 dei lavoratori dipendenti. Vediamo nel dettaglio a chi spetta il bonus e come si tradurrà concretamente. Il cuneo fiscale rappresenta il costo complessivo che grava sul lavoro, includendo tasse e contributi a carico sia del datore di lavoro che del lavoratore. La riduzione del cuneo fiscale mira a diminuire la pressione fiscale sui dipendenti, aumentando il netto percepito in busta paga senza costi aggiuntivi per il datore di lavoro. Ora bisognerà capire quale sarà l’effetto sul taglio dell’Irpef, l’imposta che pagano famiglie e lavoratori dipendenti. Ecco come ci ha risposto il giornalista Roberto Seghetti, autore del libro “Le tasse sono utli”

La nuova manovra finanziaria rischia di mettere a dura prova il Terzo Settore italiano. Al centro della polemica, l'articolo 112 che prevede l'introduzione di revisori nominati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) negli organi di controllo delle organizzazioni che ricevono contributi pubblici. Pensate che sono non meno di sei milioini gli italiani che sono impegnati nel Terzo Settore, nelle imprese sociali e nel volontariato. Per Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo settore, questa legge non è certo una svolta

Lla Legge di Bilancio 2025, prevede un incremento del contributo destinato alle scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità. Le risorse aggiuntive ammontano a 50 milioni di euro per il 2025 e a 10 milioni di euro annui a partire dal 2026.L’incremento si riferisce al contributo già previsto dall’articolo 1-quinquies, comma 1, del decreto-legge n. 42 del 2016, che destina risorse alle scuole paritarie con alunni disabili. Tale contributo è ripartito secondo criteri stabiliti con decreto ministeriale, considerando sia il numero di alunni disabili accolti sia la loro percentuale rispetto al totale degli studenti frequentanti. Gli aiuti da parte dello Stato sono necessari per garantire una vera parità scolastica, ci ha detto Virginia Kaladich, presidente della Fidae

30 dicembre 2024