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Bergamo allo stremo. Gli anziani nelle Rsa e i parenti visti dal vetro delle finestre

La diocesi di Bergamo ha messo a disposizione gratuitamente 50 camere singole con bagno per il personale sanitario che così avrà modo di riposarsi qualche ora tra un turno e l’altro in ospedale. "Così curiamo chi cura", spiega don Roberto Trussardi, direttore della Caritas, che dichiara di non aver mai abbandonato i più poveri e fragili in questo tempo di emergenza per Coronavirus. Sara Abate Scaglia, da due Rsa nel confinante territorio del bresciano, racconta delle misure intraprese per i familiari di poter vedere gli anziani solo attraverso il vetro della finestra, "così almeno riescono quasi a toccarsi. Poi abbiamo iniziato a fare dei video e delle foto - spiega - che mandiamo ai parenti, e loro ci ringraziano". Una anziana di Bergamo ha appena perso il marito in una casa di riposo: "Almeno ora non soffre più, un febbrone me lo ha portato via. A me piacciono gli abbracci, ora è tutto strano, niente abbracci. Eppure mai avrei pensato di avere tanto aiuto morale, anche senza". 

 

Con noi:

Don Roberto Trussardi, direttore della Caritas di Bergamo

Maria Cortesi, signora di Bergamo

Sara Abate Scaglia, direttrice sanitaria di due Rsa

Don Cristiano Re, direttore dell'Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, diocesi di Bergamo

 

conduce:

Antonella Palermo

18 marzo 2020