Pasqua senza popolo, don Repole: riscopriamo Dio incarnato
"Ci troviamo in una situazione eccezionale e non possiamo usare i criteri di lettura abituali. Siamo costretti come cittadini ad astenerci dalla vita sociale e come cristiani a non poter celebrare l'Eucarestia e la Pasqua". Don Roberto Repole, direttore della facoltà teologica di Torino, riflette sulle conseguenze della pandemia di coronavirus sulla Settimana Santa che stiamo vivendo. "Sarebbe strano che noi credenti non sentissimo lo strazio della mancanza dell'Eucarestia, ma ciò non toglie che questo ci è chiesto per aderire alla realtà". "Proprio questo digiuno - commenta il teologo - può essere occasione per riscoprire ciò a cui i Sacramenti ci orientano: la presenza del Signore nella nostra vita e la comunione tra noi fratelli". "Quello che viviamo è un'opportunità per capire cosa significhi che il nostro Dio ha preso fino in fondo la nostra carne".
Con noi:
Don Roberto Repole, Direttore della Facoltà teologica di Torino
Don Mauro Leonardi, sacerdote e scrittore, cappellano volontario a Rebibbia
Conduce:
Fabio Colagrande