Cappellani aviazione civile: preoccupati per lavoratori traffico aereo
"Per la pandemia la Presidenza del Consiglio ha stabilito che rimanesse aperto un solo aeroporto per ogni regione. Se pensiamo che solo quello milanese di Linate tra diretto e indotto dà lavoro a ottomila persone e Malpensa ad altre ventunmila, abbiamo tanta gente a casa. Qualcuno ha la fortuna di lavorare in smart workin altri sono in ferie. Ma c'è anche chi sarà messo sotto la protezione degli ammortizzatori sociali e infine chi perderà il posto". L'allarme arriva da don Fabrizio Martello, cappellano degli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa e referente nazionale della Pastorale dell'aviazione civile. "Nell'immediato sarà molto difficile che riprenda il traffico passeggeri anche se continua il traffico merci", continua il sacerdote. "Soprattutto le compagnie low-cost, abituate ad aumentare al massimo il numero di passeggeri per ogni volo, con le regole del distanziamento sociale dovranno ripensare la loro attività". "Siamo preoccupati per queste persone e le loro famiglie. Temiamo che per i lavoratori dell'aviazione civile la ripresa sarà molto lunga e imporrà dei radicali ripensamenti", conclude don Martello.
Con noi:
Don Fabrizio Martello, cappellano degli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa
Lorenzo Fazzini, autore del libro “Dio in quarantena. Una teologia del coronavirus” (Emi)
Conduce:
Fabio Colagrande