Il teologo Maurizo Chiodi (PAV): nella malattia ho imparato ad affidarmi
"L'esperienza della malattia di Covid-19 è quella di un tempo indimenticabile di prova e solitudine radicale. Una malattia che ti costringe alla solitudine, ti espone alla morte, ma al contempo ti fa sperimentare la cura di tante persone". Don Maurizio Chiodi, teologo morale, membro della Pontificia Accademia per la Vita, racconta la propria personale esperienza come malato di Covid-19. "La prova consiste nell'incertezza dell'esito della malattia, in quest'alternanza di luce e ombra che ti costringe a confrontarti con le grandi domande dell'esistenza". "È anche un tempo di crisi della fede", spiega il teologo. "Ma nel senso che è un momento in cui si è spinti a scegliere e a giudicare. Come le altre malattie il Covid-19 ti invita ad affidarti e l'affidamento al Signore non è mai scontato. Si tratta di fare una scelta per intraprendere un cammino. La fede ti assiste nell'attraversamento delle fatiche, delle prove, ti consente di attraversare la crisi, ma non di fuggirla". "Il Covid-19 in chiave pasquale - conclude il prof. Chiodi - è un invito a lasciarci istruire da ciò che patiamo, a non dimenticarlo. Ricordare il bene ricevuto e il male sofferto".
Con noi:
Don Maurizio Chiodi, teologo morale, membro della Pontificia Accademia per la Vita
Daniela Testa, neuropsicomotricista, terapista per l’età infantile per i bimbi disabili, volontaria dell'Oratorio san Filippo Neri di Nembro (Bergamo)
Conduce:
Fabio Colagrande