La difficile situazione dei marittimi, tra mancati ingaggi e porti chiusi
Decine di migliaia di marittimi impiegati sulle grandi navi da crociera chiedono di poter tornare alle proprie famiglie nei paesi d'origine. Un dramma particolarmente sentito dai tantissimi italiani che lavorano in mare e che si sentono abbandonati dalle istituzioni. A denunciare le difficoltà lavorative ed economiche dei marittimi sono i sindacati di settore e i sacerdoti dell'Apostolato del Mare che sottolineano, da un lato, la mancanza di solidarietà e, dall'altro, l'ipocrisia di un sistema politico che in tempi normali spinge gli amministratori a fare a gara per ospitare nei porti le navi da crociera e che oggi invece pretende la chiusura dei porti a quelle stesse navi. Intanto, gli equipaggi restano bloccati a bordo e chi potrebbe dar loro il cambio resta bloccato a terra con enormi difficoltà economiche. Eppure quello della marina civile e mercantile rientra tra i settori indicati come strategici anche in tempo di coronavirus.
Ospiti del programma:
Padre Bruno Ciceri, direttore dell'Apostolato del Mare Internazionale
Remo Di Fiore - dirigente nazionale FIT Cisl per il settore dei marittimi - membro dell'esecutivo ITF
Conduce: Stefano Leszczynski