Il G20 interviene sul debito dei paesi più poveri, ma non lo cancella
Il G20 tende ufficialmente una mano ai paesi più poveri alle prese con l’emergenza coronavirus e lo fa approvando una moratoria temporanea sul debito, sospendendo i pagamenti a partire dal primo maggio. Il gruppo dei 20 paesi più industrializzati esorta, inoltre, i creditori privati a partecipare all’iniziativa, che secondo le prime cifre permetterà un risparmio di 20 miliardi di dollari che potranno essere reinvestiti nella gestione dell’emergenza sanitaria. Anche il FMI e la Banca Mondiale hanno dichiarato la propria soddisfazione e la possibilità da parte loro della sospensione dei pagamenti per ulteriori 12 miliardi di dollari. La Banca Mondiale, inoltre, ha annunciato di essere pronta a soccorrere le nazioni più in difficoltà con 160 miliardi di dollari in 15 mesi. La sospensione dei pagamenti dei debiti riguarda 76 paesi, tra i quali ben 40 dell’Africa Subsahariana. Tra i paesi creditori invece il maggiore è la Cina che ha finanziato un alto numero di infrastrutture in relazione alla costruzione della nuova via della Seta o Belt and Road Initiative. A Pasqua anche Papa Francesco aveva invocato nel suo messaggio prima della benedizione Urbi et Orbi una misura in tal senso da parte della comunità internazionale.
Ospiti del programma:
Giulio Albanese, africanista ed editorialista dell'Osservatore Romano
Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne Oxfam-Italia
Conduce: Stefano Leszczynski