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Aumentano i nuovi poveri per il Covid-19. In rete un luogo digitale per ricordare le persone scomparse - 25.04.2020

Un aumento in media del +114% nel numero di nuove persone che si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza coronavirus. È il dato che risulta da una prima rilevazione condotta a livello nazionale su 70 Caritas diocesane in tutta Italia. Le Caritas hanno evidenziato un aumento nelle segnalazioni dei problemi di occupazione, lavoro e di quelli economici. Il 75,7% di esse segnala anche un incremento dei problemi familiari, il 62,8% di quelli d’istruzione, il 60% di salute, anche in termini di disagio psicologico e psichico, e in termini abitativi. Vengono poi indicati anche nuovi bisogni, come quelli legati a problemi di solitudine, relazionali, anche con risvolti conflittuali, ansie e paure, disorientamento e disinformazione. Allo stesso tempo, si registra un aumento rispetto alle richieste di beni e servizi materiali, in particolare cibo e beni di prima necessità, con la distribuzione di pasti da asporto/a domicilio, sussidi e aiuti economici a supporto della spesa o del pagamento di bollette e affitti, sostegno socio-assistenziale, lavoro e alloggio. Cresce anche la domanda di orientamento riguardo all'accesso alle misure di sostegno, anzitutto pubbliche, messe in campo per fronteggiare l'emergenza sanitaria, di aiuto nella compilazione di queste domande e la richiesta di dispositivi di protezione individuale, mascherine, guanti, che sono già stati distribuiti a circa 40.000 beneficiari.

Ogni giorno l’emergenza coronavirus ci consegna dei numeri: i casi positivi, i tamponi, i ricoverati. Tra questi anche quante persone sono decedute per o con il coronavirus. Ma dietro di essi ci sono i nomi di persone che hanno lottato contro il virus, le loro storie e le loro famiglie. Le testate del Gruppo editoriale 'Gedi' con l'iniziativa www.memorie.it vogliono dare voce a queste vite, sulle pagine dei quotidiani, siti e social, ciascuno per il suo territorio, con l’impegno, spiega il condirettore del gruppo 'Gedi' Luigi Vicinanza, di raccontare quanto più possibile per non perdere la memoria delle comunità locali. Creare un luogo digitale capace di conservare la memoria del nostro Paese, colpito pesantemente da questa emergenza sanitaria, dove trovano spazio i ricordi delle persone, degli amici, delle famiglie di tutte le vittime di questo momento storico.

Con noi: 

Isacco Rinaldi, direttore Caritas diocesana di Reggio Emilia; 

Luigi Vicinanza, condirettore editoriale gruppo 'Gedi', La Repubblica-La Stampa e testate locali; 

conduce: Luca Collodi 

 

25 aprile 2020