Lokdown: la crisi del mondo dello spettacolo che non può fare smart working - pomeriggio seconda parte
Molte aziende e enti pubblici in Italia hanno dovuto far restare a casa i propri dipendenti per garantire a tutti sicurezza, mettendo in campo il cosiddetto smart working o lavoro agile.
Una condizione per molti assolutamente nuova, per altre imprese invece solo la prosecuzione di una esperienza strutturale. Ma come sta andando e soprattutto cosa ne sarà di questa esperienza?
Uno dei settori che non ha potuto avvalesri dello smart workin è stato il settore dello spettacolo, perché di relazione diretta col pubblico vive, per sua natura. Proprio il mondo dello spettacolo è stato il primo a dover chiudere i battenti per l’emergenza sanitaria da virus e l’ultimo che potrà riattivarsi. Un mondo fatto non solo di star e personaggi di spicco, ma un intero universo popolato di centinaia di migliaia di professionisti, un immenso indotto fatto di tecnici, autori, costumisti, musicisti, attrezzisti, gli operai del montaggio palchi. Quali i danni attuali e futuri e come uscirne?
Con noi:
Fiorella Crespi - Direttrice Osservatorio Smart Working Politecnico di Milano
Vito Vitale - Segretario generale - Fistel Cisl Nazionale
Silvio Belleni - Segr. Generale Fitsel Cisl di Milano
Con il controbuto del Coordinamento delle realtà della scena contemporanea (C.R.E.S.C.O)
Francesca D'Ippolito - Presidente di Cresco
Conduce: Paola Simonetti