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Il teologo Naro: dalla pandemia impariamo l'umiltà dell'incertezza

"Dobbiamo reinnestare una buona dose di incertezza, intesa anche come umiltà, nello statuto di ogni nostro sapere e soprattutto nel nostro modo di vivere". La riflessione è del teologo don Massimo Naro, docente alla Facoltà Teologica di Sicilia a Palermo. "Per superare l'incertezza esistenziale che caratterizza la Fase 2 della pandemia - spiega - dovremmo come credenti imparare a distinguere tra evidenze e certezze. Compreso che le evidenze scientifiche ci lasciano nell'incertezza ricordiamoci che le nostre certezze di fede non si basano sull'evidenza". Don Massimo Naro sottolinea anche la mancata valorizzazione del Concilio evidenziata dal dibattito fra cattolici durante la pandemia: "C'è un forte ritardo pedagogico nelle comunità ecclesiali a cui non è stato mostrato come nutrirsi della Bibbia anche nel silenzio dell'animo". 

Sulle possibili conseguenze della pandemia sulla politica e l'economia internazionale riflette invece l'e-book "Vulnerabili: come la pandemia cambierà il mondo" (Piemme-Molecole) di Vittorio Emanuele Parsi, docente di relazioni internazionali all'Università Cattolica di Milano. Il libro ipotizza tre scenari ma solo uno è quello che renderà possibile un nuovo 'Rinascimento'. Sta a noi evitare che le conseguenze della pandemia si ripercuotano sui più deboli  e cogliere l'occasione per rimettere al centro l'elemento umano e rilanciare così la democrazia contro gli eccessi della finanza e i rischi di nuovi autoritarismi. 

 Con noi:

Don Massimo Naro, sacerdote della diocesi di Caltanissetta, docente di teologia sistematica nella Facoltà Teologica di Sicilia a Palermo

Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni Internazionali all’Università Cattolica di Milano, dove dirige l’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali 

 

Conduce:

Fabio Colagrande

 

04 maggio 2020