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Ana, infermiera in Sud Sudan: felice che il Papa abbia pregato per noi

"Mi ha fatto molto piacere sentire Papa Francesco oggi pregare per noi. La nostra è una professione a volte sottovalutata, dimenticata nella società. Sono felice che ci sia una giornata internazionale dedicata al nostro lavoro".  A parlare così è Ana Artes de Arcos, infermiera originaria di Barcellona, impegnata nell'ospedale statale di Rumbek in Sud Sudan con lo staff di Medici con l’Africa Cuamm. "Qui i sistemi sanitari sono fragili quindi i rischi di pandemia sono alti anche se per ora non ci sono casi di Covid in città. Abbiamo finora previsto solo misure di prevenzione come una tanica d'acqua per lavarsi le mani all'ingresso dell'ospedale: sembra niente ma qui l'acqua scarseggia ed è un passo importante. Purtroppo abbiamo pochi mezzi perché qui gli ospedali non sono ben attrezzati come in Europa". "Anche in Spagna in queste settimane ci hanno chiamati eroi, anche se per noi è solo una professione. Ma sono contenta che la gente apprezzi il nostro ruolo e comprenda i rischi che ci assumiamo". 

Don Stefano Mastrippolito, vice parroco di Piasco, Sant'Antonio e Rossana, nella Diocesi di Saluzzo, ci racconta invece la sua passione per la tecnologia che gli ha permesso, con l'aiuto di alcuni laici, di svolgere durante la quarantena una pastorale digitale sui socialnetwork. "Mi sono inventato 'La Posta di Dio' per commentare ogni giorno una frase del Vangelo e poi 'L'aperitivo con ospite a sorpresa' per raccontare storie di fede e conversione. L'ho fatto perché la gente in questo momento ha bisogno soprattutto di parole di speranza".

"Subito ci siamo accorti che il refrain 'io resto a casa' di questa pandemia lasciava spiazzati gli sfollati, gli spaesati, coloro che sono lontani dalla loro casa o dal loro paese. Per questo abbiamo pensato alla campagna #unasolacasa, perché nessuno sia escluso". P. Gaetano Saracino, missionario scalabriniano, ci presenta la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi creata dai Missionari Scalabriniani di Europa e Africa, attraverso il braccio operativo della Agenzia Scalabriniana per la cooperazione allo Sviluppo. "Ci stiamo accorgendo che le fasi della pandemia avanzano ma il bisogno aumenta da un capo all'altro del mondo, dall'Africa all'Europa. Anche a Roma le richieste di aiuto presso i nostri centri aumentano perché anche chi stava poco sopra la soglia di povertà dopo il lock-down è spesso ricaduto nella necessità".

Con noi:

Ana Artes de Arcos, infermiera originaria di Barcellona, lavora a Rumbek in Sud Sudan con lo staff di Medici con l’Africa Cuamm

Don Stefano Mastrippolito, vice parroco di Piasco, Sant'Antonio e Rossana (Diocesi di Saluzzo)

P. Gaetano Saracino, missionario scalabriniano, portavoce della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Una sola casa”

 

Conduce:

Fabio Colagrande

12 maggio 2020