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Pandemia e solidarietà. Mons. Tisi (Trento): tanti operatori sanitari considerano normale prendersi cura degli altri" - 25.05.2020

Nell’omelia pronunciata nella messa per la solennità dell’Ascensione (domenica 24 maggio 2020), che mons. Lauro Tisi ha presieduto nell’ospedale Santa Chiara, l'arcivescovo di Trento si è rivolto al personale sanitario sottolineando come “in voi trovo realizzate le parole che rivelano il senso profondo dell’Ascensione del Signore: l’esplosione della fiducia di Dio nella possibilità affidata agli uomini, grazie al dono dello Spirito Santo, di ‘fare le sue opere e di farne di più grandi’”. “Cari operatori sanitari, siete il documento, la prova provata che non possiamo vivere senza gli altri”, ha evidenziato mons. Tisi, aggiungendo che “l’altro non è la tua morte ma la tua vita, quando viene a mancare diventi più povero”. Mons. Tisi ha inoltre esortato la Chiesa e la comunità cristiana a non dimenticare la sofferenza arrecata dal coronavirus a tante famiglie, per la morte dei loro cari. "In questa fase non lasciamoci prendere dalla frenesia di ripartire dimenticando i lutti che ci hanno colpito. La Chiesa deve essere testimone di queste persone e fare memoria della sofferenza per guardare con fiducia al futuro".  

"Nel tempo del "distanziamento sociale" è tempo di riscoprire la comunità. Riflessione del cardinale Tolentino de Mendonca.

Con noi: 

monsignor Lauro Tisi, arcivescovo di Trento; 

cardinale Josè Tolentino de Mendonca, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa; 

Conduce: Luca Collodi, collaborazione di Fabio Colagrande.

25 maggio 2020