Farneti (Caritas Roma): siamo colpiti dalla generosità di chi non ha niente
"Questo periodo così drammatico è anche fecondo: ci ha consentito di sperimentare situazioni nuove che potrebbero darci un'indicazione per il futuro. Le persone senza fissa dimora che accogliamo ci chiedono infatti di poter collaborare: nei servizi ordinari, in cucina o nel giardinaggio o di poter donare il sangue ". Lo racconta Alberto Farneti, rappresentante della Caritas Roma nel centro di accoglienza Fraterna Domus di Sacrofano, una cittadella poco fuori Roma che ospita con un servizio di 24 ore, nel rispetto delle norme anti-pandemia, 90 persone senza fissa dimora, provenienti dall'ostello di via Marsala, da Ostia e da ponte Casilino. "In un momento in cui le risorse del volontariato un po' scarseggiano questa disponibilità degli ospiti ha un significato profondo: persone che non hanno nulla donano se stesse ed è un fatto che non può non interpellare le nostre coscienze".
"Ascoltare i miei studenti che confessano di sentire la mancanza della scuola è davvero un'esperienza nuova". Lo spiega con un sorriso Marco Pappalardo, docente di Italiano e Latino presso l'Istituto Majorana-Arcoleo di Caltagirone, in provincia di Catania. Con loro abbiamo scelto di vivere pienamente e in prima linea questi due mesi di pandemia, mettendo al primo posto, nonostante la distanza, la cura della relazione e della formazione umana e culturale. Non potevamo tirarci indietro".
Con noi:
Alberto Farneti, rappresentante della Caritas Roma nel centro di accoglienza Fraterna Domus di Sacrofano (Roma)
Marco Pappalardo, docente di Italiano e Latino presso l'I.S. Majorana-Arcoleo di Caltagirone (Catania)
Conduce:
Fabio Colagrande