Il centenario di Karol Wojtyla: un Papa Santo che attraeva per la sua fede
Nel centesimo anniversario della nascita di San Giovanni Paolo II ripercorriano la biografia del pontefice polacco che fin dall'adolescenza, con la prematura scomparsa della madre e del fratello Emund, si confrontò con la sofferenza trovando consolazione e forza nella fede. Nei ricordi di chi l'ha conosciuto, come il suo segretario personale don Mietek, oggi arcivescovo di Leopoli, la consapevolezza di aver incontrato un uomo di Chiesa che aveva un'incrollabile fiducia in Dio e per questo sapeva attrarre tante persone alla sequela di Cristo..
"I vescovi polacchi, in occasione di questo centenario, si sono chiesti cosa avrebbe detto Giovanni Paolo II di fronte alla drammatica pandemia che stiamo attraversando", racconta da Varsavia don Paweł Rytel-Andrianik, portavoce della Conferenza episcopale polacca. "Sicuramente ci avrebbe ripetuto l'invito a non avere paura, ci avrebbe chiesto di pregare e sarebbe stato in qualche modo vicino a tutti i popoli del mondo". "Anche Papa Francesco, celebrando la Messa oggi nella cappella della Basilica di San Pietro dove è la tomba di Papa Wojtyla, ha ricordato che girò il mondo intero, trovando il suo popolo, cercando il suo popolo", sottolinea don Pawel. "Come ho sentito dire in Italia: se lo Spirito Santo è dappertutto... Giovanni Paolo II ci è già stato!".
Con noi:
Alessandro Gisotti, vice-direttore editoriale Dicastero Comunicazione
don Paweł Rytel-Andrianik, portavoce della Conferenza episcopale polacca
Mons. Mieczysław Mokrzycki, arcivescovo di Leopoli, in Ucraina, dal 1996 al 2005 secondo segretario personale di San Giovanni Paolo II
Conduce:
Fabio Colagrande