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Uganda, medico italiano: "Il lock down ha messo in ginocchio la gente"

In Africa la diffusione del coronavirus è ufficialmente bassa ma non è escluso che ciò dipenda dagli scarsi test che si riesce ad effettuare sulle popolazioni.
In Uganda, per esempio, non ci sono vittime per Covid-19 ma si continua a morire per tubercolosi, malaria, hiv, complicazioni nel parto.
Qui il lock down, assai restrittivo, ha creato una situazione molto difficile per un Paese già in grande sofferenza, che annaspa dal punto di vista economico, come tanti nel continente. Mentre è stato rinviato l’annuale pellegrinaggio al Santuario di Namugongo per la Giornata dei Martiri ugandesi che si celebra il 3 giugno, la Conferenza episcopale ha donato dieci tonnellate di cibo alla Task force istituita dallo Stato per fronteggiare le ricadute sociali della pandemia. La testimonianza di un medico italiano che dal 2009 opera nella capitale e che, in mezzo a tanti episodi dolorosissimi, ci regala anche storie di bellezza, solidarietà, vita.

Con noi:

Antonio Loro, chirurgo ortopedico all'ospedale CoRSU di Kampala

 

conduce:

Antonella Palermo

21 maggio 2020