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Il cardinale Comastri spiega l'importanza della preghiera del Santo Rosario e la sua tradizione tra i fedeli - 15.05.2020

"Ricevo ogni giorno decine di lettere che mi dicono di pregare con noi. A tutti arrivi la benedizione del Signore". Il cardinale Angelo Comastri, risponde così ai tanti fedeli che via radio, tv e streaming seguono ogni giorno alle 12.00 dalla Basilica di San Pietro la preghiera del Regina Coeli e la recita del Santo Rosario. Il cardinale Comastri, racconta l'importanza della tradizione della recita del Rosario nella storia della Chiesa e del popolo di Dio.

La basilica collegiata santuario di Santa Maria dell'Elemosina è la basilica principale di Biancavilla (Catania). Ha ricevuto i titoli di "primaziale del XIII vicariato", di "Basilica minore pontificia" dal 1970 e di "perinsigne collegiata" dal 1746. Dal 1959 è anche Santuario mariano diocesano. La festa liturgica si celebra il 10 ottobre di ogni anno nelle chiese Collegiata di Catania e di Biancavilla. Nel terzo anno di Pontificato di San Giovanni Paolo II, il 30 novembre 1980 il Papa promulgava la “Dives in misericordia sulla misericordia divina”. Nell’Enciclica il Sommo Pontefice affermava, ricorda il parroco don Agrippino Salerno, che: "Maria è colei che conosce più a fondo il mistero della misericordia divina. Ne sa il prezzo, e sa quanto esso sia grande. In questo senso viene chiamata anche Madre della Misericordia; titolo in cui c'è un profondo significato teologico, perché esprime la particolare preparazione della sua anima, di tutta la sua personalità, nel saper vedere, attraverso i complessi avvenimenti di Israele prima, e di ogni uomo e dell'umanità intera poi, quella misericordia di cui "di generazione in generazione" si diviene partecipi secondo l'eterno disegno della SS.Trinità”. In tempo di Covid, i giovani dell'oratorio hanno musicato un canto alla Madonna dell'Elemosina, portata da un gruppo di famiglie esuli dell’Albania di rito bizantino alla fine del XV secolo. In seguito alla scomparsa dei Papas (sacerdoti di rito greco) e le pressioni di rito latino locale, nel corso del 1600 a causa dell’eruzione dell’Etna avvenuta nel 1669 e il successivo terremoto del 1693, nella città di Biancavilla confluirono numerosi abitanti dei paesi etnei sopravvissuti alle varie catastrofi. Il culto verso la Madonna dell’Elemosina o della Divina Misericordia rimase sempre nel cuore del popolo biancavillese, anzi si rafforzava sempre di più contro le avversità e le calamità naturali".

Con noi:

card. Angelo Comastri, Vicario del Papa per la Città del Vaticano; 

don Agrippino Salerno, parroco della Basilica Santuario Santa Maria dell’Elemosina a Biancavilla (Catania) 

Giuseppe Sant’Elena, responsabile Oratorio don Pino Puglisi di Biancavilla 

Conduce: Luca Collodi. Collaborazione di Orazio Coclite.

 

15 maggio 2020