Cerca

Torino: la mensa dei poveri chiede aiuto. La scuola paritaria pubblica per la prima volta in sciopero il 19 e 20 maggio. "Non riusciamo più a pagare gli stipendi" - 16.05.2020

La “Mensa dei poveri” di Torino chiede aiuto per cercare di fare fronte alle richieste che in queste settimane sono aumentate in modo incontenibile. L’emergenza Covid-19, spiega in una nota Maurizio Scandurra, portavoce della struttura, “ha fatto più che raddoppiare i pasti serviti giornalmente: siamo passati dai circa 130 abituali agli oltre 280 da inizio pandemia a oggi. Servono risorse per far fronte alle crescenti spese vive per andare avanti”. Da qui l’appello nato anche dal fatto che nelle ultime settimane le spese sono pressoché triplicate. “L’aumento vertiginoso delle richieste di cibo quotidiano in orario preserale in due turni dalla 16 alle 19, afferma don Adriano Gennari, insieme alla ripresa della distribuzione settimanale ogni sabato dei pacchi-famiglia dalle 13 in poi, ha triplicato i costi necessari per continuare a garantire il servizio fra cui gas, luce, acqua, canoni di affitto dei locali, assicurazioni e benzina dei mezzi per il recupero giornaliero del cibo in tutta la provincia di Torino”.

Le Presidenze Nazionali dell’USMI e della CISM, fortemente sollecitate dai Superiori/e Maggiori, manifestano tutto il disagio e la difficoltà che scuole pubbliche paritarie cattoliche fanno dinanzi alla fatica di tante famiglie a pagare le rette, all’indebitamento di tanti Istituti che non ce la fanno più a pagare gli stipendi dei docenti e del personale amministrativo. "Ora tocca alla politica, spiega padre Luigi Gaetani, ma noi vogliamo e possiamo sostenerla. Come? Attraverso un gesto simbolico che faccia rumore e coinvolga tanti altri cittadini, oltre ogni schieramento, perché chi ama la scuola sa bene che questa è trasversale a tutto". "Le Presidenze nazionali dell’USMI e della CISM, tenendo in alta considerazione tutte le Associazioni di categoria e accogliendo l’appello delle famiglie, dei docenti, degli alunni e di tutto il comparto associativo cattolico, di ispirazione cristiana, gestori, Agidae -Fidae-Fism-Cdo opere educative, Confap-Cnos Scuola; genitori Agesc-Faes-Age-Forum Famiglie, e delle numerose realtà rappresentative anche dei docenti, Laico, Aninsei-Filins, promuovono un gesto simbolico nella viva speranza che sia appoggiato da tutti, in rappresentanza delle 12 mila scuole paritarie, i 900 mila allievi coinvolti, i 180 mila dipendenti. Perché se due giorni di sciopero responsabile e con didattica alternativa possono creare disagio, questo rappresenta solo un accenno al disastro di un servizio che potrebbe riprendere solo parzialmente a settembre". Per questo nei giorni 19 e 20 maggio, giornate che vedono partire le votazioni degli emendamenti in Parlamento, le nostre scuole interromperanno le lezioni e per questi due giorni allievi, docenti e famiglie esporranno un # Noi siamo invisibili per questo governo per sensibilizzare le Istituzioni al problema.

Con noi:

don Adriano Gennari, fondatore Associazione Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione che gestisce  ‘Mensa dei Poveri’ di Torino; 

padre Luigi Gaetani, presidente Conferenza Italiana Superiori Maggiori, il Cism;  

Paola Profeta, docente di Scienza delle Finanze Università Bocconi ed autrice con Tiziana Ferrario del report; 

Conduce: Luca Collodi

 

 

16 maggio 2020