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Centro Astalli: i rifugiati sono persone non numeri.

Per i rifugiati e i richiedenti asilo il 2019 è stato l'anno delle 'vite sospese'. Gli effetti delle leggi sulla sicurezza del 2018 si sono abbattuti come macigni sui processi di integrazione dei migranti forzati: permessi di soggiorno scaduti, impossibilità di fissare una residenza, perdità degli alloggi, esclusione dal Servizio sanitario nazionale, percorsi di integrazione vanificati. Insomma, un disastro normativo aggravato dall'emergenza sanitaria ancora in corso. E' il quadro a tinte fosche dipinto dal Rapporto 2020 del Centro Astalli, emanazione italiana del Jesuit Refugee Service, che nel corso del 2019 ha visto un aumento delle richieste di assistenza per soddisfare bisogni di base (cibo, alloggio e assistenza sanitaria). A fronte di un calo dei nuovi arrivi di migranti forzati - persone in fuga da guerre, carestie e disastri ambientali - pari al 90% rispetto al 2017, sono aumentati i servizi per rispondere ai bisogni di chi si trova alle prese con una normativa e una burocrazia sempre più intricate.

Ospiti del programma:

Donatella Parisi, responsabile della comunicazione del Centro Astalli

Francesco Malavolta, fotoreporter, impegnato a documentare le migrazioni ai cofini terrestri e marittimi dell'Europa per contro dell'agenzia europea Frontex

Con il contributo di:

cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria

 

Conduce: Stefano Leszczynski

20 maggio 2020